Culturalmente in rock Sono un rockettaro doc, ebbene si e ne vado orgoglioso sin da quando all’età di sei anni mi regalarono il 33 giri dei Led Zeppelin – Led Zeppelin 1 che prontamente infilai nel mio allora mitico mangiadischi verde e ascoltai per ore ed ore Black Dog, Immigrant Song, Stairway to heaven, ecc. Da quel momento non ascoltai altro che musica rock. Allo stesso tempo, il rock ha anche incorporato influenze dal soul, dal funk e dalla musica latina. Negli anni sono nati altri generi derivati come il pop rock, l’hard rock, il rock psichedelico, il glam rock, l’heavy metal e il punk rock. Gli anni ottanta hanno poi visto sbocciare il filone new wave, l’hardcore punk, il rock elettronico e il rock alternativo, mentre negli anni novanta si è assistito alla diffusione del grunge, del britpop, dell’indie rock e del post-rock. La musica rock ha inoltre contribuito al diffondersi di movimenti culturali e sociali, portando alla nascita di sottoculture come i mod e i rocker nel Regno Unito e la controcultura hippie, che, da San Francisco, si diffuse negli Stati Uniti negli anni sessanta. In modo analogo, la cultura punk degli anni settanta ha poi portato alla nascita delle sottoculture goth ed emo. Il rock trasmette la libertà di ascoltare senza nessun vincolo quello che piu’ ci piace mettendo in evidenza l’importanza il senso della musica e delle sue radici che affondano nel blues e nel rhythm and blues. Non riesco ad immaginare me stesso senza la musica rock perché non riuscirei a vedere certe cose dal punto di vista personale senza cadere nel perbenismo di coloro che ancora oggi nel 2024 sono convinti che questa cultura musicale è opera del demonio. Non sto dicendo che esiste solo il rock come genere musicale e che come genere supremo tutti gli altri generi nono sono nulla; niente di tutto ciò. Il mio pensiero è che piu’ rock ascoltiamo e piu’ ci liberiamo di ancestrali vincoli che ci legano ad un passato che non ha piu’ alcun valore. Il rock è terapia ed è un pò la carta d’identità della nostra vita. Le canzoni dicono molto anche di noi adulti. Se provassimo a scrivere in un foglio le dieci canzoni che hanno segnato la nostra adolescenza ci accorgeremmo come molte di queste siano state ereditate dal bagaglio culturale dei nostri genitori, una sorta di DNA musicale tramandato. Presentarci all’altro attraverso la nostra “carta d’identità musicale”, racconta molto più dei nostri dati anagrafici o biologici. Ascoltare rock fa bene e non è rumore oppure musica del diavolo oppure ancora frastuono e mal di testa. Il rock è cultura.

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