La via dello Sciamano Gli insegnamenti di don Juan, Una realtà separata, Viaggio a Ixtlan, L’isola del tonai, Il secondo anello del potere, Il dono dell’aquila, Il fuoco dal profondo, Il potere del silenzio, L’arte di sognare, Tensegrità e La ruota del tempo. Sono le opere create da un antropologo peruviano, Carlos Castaneda nato a Cajamarca il 25 dicembre 1925 e deceduto a Los Angeles il 27 aprile 1998. Le sue opere sono circondate dal mistero: a tutt’oggi non è chiaro quanto vi sia di autobiografico nei suoi racconti e quanta sia la finzione. Professionalmente antropologo ma nel 1968 inizia a scrivere e grazie alla sua scrittura ed ai suoi romanzi ben presto viene acclamato dalla stampa e dalla critica come lo sciamano, colui che sta tra la vita terrena e quella ultra terrena. In effetti quando si trasferì in Brasile a San Paolo iniziò a praticare lo sciamanesimo e forse proprio da quel momento che in lui ebbe inizio il viaggio spirituale. Negli anni Cinquanta si trasferisce negli Stati Uniti, dove potrebbe aver frequentato l’Università della California. Di certo, nel 1957 Castaneda viene adottato da una famiglia di Los Angeles. La sua opera fa ampiamente riferimento a Don Juan, personaggio che sembra essere don Juan Matus, un indiano yaqui incontrato dall’allora antropologo Castaneda nel 1961. Don Juan diventa il maestro di Castaneda e lo inizia alle pratiche sciamaniche. La sua figura è presente in tutti i libri di Castaneda. Il tirocinio di Carlos Castaneda dura ben 13 anni nel corso di questo periodo lo sciamano fa ampio uso di sostanze stupefacenti, come il peyote per far sperimentare allo scrittore stati alterati di coscienza. Le droghe assunte lo liberano dai pregiudizi e lentamente diventa “fluido” un termine sciamanico per indicare la capacità di entrare in contatto con il mondo di don Juan e raggiungere cosi la consapevolezza dell’essere, scopo ultimo della vita terrena. Carlos Castaneda continua a camminare sulla strada della consapevolezza e raggiunge stati sempre piu’ alti ed è ciò che esprime meglio nei suoi romanzi quando parla di paura, lucidità, potere e vecchiaia che non sono altro che ostacoli ma anche mete da raggiungere. “Nella vita è necessario raggiungere la consapevolezza di disporre di poteri che, sviluppati, permettono di arrivare alla “padronanza dell’intento”. La padronanza è il “movimento controllato” del punto di unione, il centro energetico della sfera luminosa di energia dell’uomo in cui si mette insieme la nostra percezione, che risulta il responsabile della nostra percezione sensoriale. Ogni sensazione, sentimento o azione dell’individuo è determinata dalla posizione del punto di unione. Il suo movimento consapevole permette una percezione differente e l’ingresso in mondi diversi dal nostro.“ Contro lo scrittore si muovono critiche che lo accusano pesantemente di aver sostanzialmente ripreso il lavoro di altri antropologi ed è per questo che lo scrittore è additato come un racconta storie che parla e scrive soltanto sotto l’effetto di droghe. Termina la sua esistenza terrena a Los Angeles per un tumore l’eredità letteraria lasciata al mondo è una fonte preziosa per coloro che seguono e praticano lo sciamanesimo e le tecniche annesse per raggiungere gli stati di coscienza alterata, unica via che conduce alla consapevolezza.

Massy ©