Milano, violenta dal 1976 “Milano violenta” film poliziottesco del 1976 per la regia di Mario Caiano. Tutto ha inizio da una rapina in uno stabilimento. Un operaio avverte la Polizia che interviene. Due banditi fuggono con i soldi mentre il capo detto “il Gatto” si sottrae alla cattura e minaccia di uccidere gli ostaggi. Una trama veloce e poco curata, sceneggiatura semplice e di scarsi effetti in compenso tanta violenza e sangue. Oggi a Milano, a parte qualche scena cinematografica girata qua e là, si girano filmati sui social di violenze, rapine, risse e accoltellamenti. La regia è di chi in quel momento assiste alla scena oppure è complice se non artefice del male fatto. Non è che sia cambiato molto dal 1976 perché Milano purtroppo non ha perso lo smalto di essere tra le città piu' pericolose d'Italia. Le borseggiatrici della linea M2 vengono addirittura invitate nei talk-show politico-demenziali delle reti Rai dove con orgoglio mostrano la loro faccia e raccontano con boria e dovizia di particolari come rubano soldi e cellulari dalle tasche dei passeggeri. Sono intoccabili! Le baby-gang occupano ampi spazi nei quartieri piu' bassi ed in centro dettano legge, mentre nei pressi della stazione Centrale lo street-fighter non è piu' un videogioco ma una giostra al singolar tenzone dove ci rimettono anche persone che non c'entrano nulla. Milano, città del denaro spietata verso chi non ne ha – per affittarsi una casa da soli, in media, serve uno stipendio di almeno 2.500 euro al mese – è non per caso il territorio italiano dove avvengono più reati. Circa 6mila l’anno su centomila abitanti, più di Rimini e Torino, seconda e terza città in classifica. Milano è prima in Italia per densità di furti con destrezza e nei negozi; seconda per rapine e furti con strappo; dodicesima per risse. Nel 2021 sono stati denunciati 95.300 furti, 3.350 rapine, 1.800 lesioni dolose. A Milano rischi di passare nel posto sbagliato al momento sbagliato, una casualità oramai che dura dal 1976 e non solo perché Milano è dal secolo scorso una città da bere e da divorare.

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