Il software proprietario non funziona e pretendo che lo faccia

“Il software proprietario almeno funziona”. Troppe volte ho sentito questa immonda scemenza da persone che scelgono attivamente di usare programmi proprietari per fare qualcosa di specifico. Non perché li obbliga il datore di lavoro, o perché l'alternativa libera assolutamente proprio non esiste.. Per pigrizia? Negligenza? Vallo a capire, a me personalmente non interessa.

Gente che tiene il sistema desktop di M. anziché scegliere GNU+Linux perché una volta ogni tanto gioca ad un gioco che su Linux richiederebbe una configurazione (solo la prima volta) di qualche decina di minuti. Ma Winzozz ha talmente tanti problemi, rispetto a Linux ne ha un'infinità; e non parlo a sproposito, avendo usato la finestra rotta da quando ho almeno 4 anni, e Linux in varie salse da quando ne ho 11 (all'inizio sporadicamente ma piano piano è diventato il mio sistema desktop senza se e senza ma), ormai so quali problemi hanno i 2 sistemi operativi.

Chiariamoci, il software è sempre software, e può avere problemi, indipendentemente dalla sua licenza. Il problema però è un altro.

Io non pretendo nulla dal software libero, software che è stato sviluppato da persone il cui unico obiettivo era creare qualcosa che beneficiasse alla propria vita o al proprio lavoro, e hanno avuto l'inquantificabile compassione di condividere con il resto del mondo non solo i frutti del proprio lavoro, ma persino i semi, senza volere (molto spesso) nulla in cambio, neanche soldi.

E anche il software libero sviluppato in contesti aziendali, basti pensare a Linux stesso, il cui sviluppo è retto in quantità sostanziose da grandi aziende che lo usano, è comunque indubbiamente “gentile”, lo sviluppo contribuisce a migliorarlo, quindi attrarre anche più utenti e sviluppatori, e tutto ciò alimenta un circolo virtuoso.

Si potrebbero individuare delle eccezioni, come software che sulla carta è libero ma nella pratica è stato progettato per essere difficile da modificare, ricompilare, e che magari giusto per completare il quadretto ha di default anche un bel po' di anti-funzioni che ledono la privacy e la sicurezza degli utenti; ma la fetta maggiore del software libero è intrinsecamente buona.

Se in un programma libero (e praticamente sempre gratuito) che uso trovo un problema grave, per prima cosa vedo se qualcuno ha individuato una soluzione, altrimenti cerco di trovarla io, se proprio proprio ne ho necessità. E se non la trovo, mi metto l'anima in pace, magari cerco alternative, in ogni caso certamente non vado a rompere le scatole agli sviluppatori, dicendogli che non sanno fare niente e che dovrebbero sparire dalla circolazione, anzi, ringrazio che un dato software esista, anche con 300 problemi, se fa quello che mi serve. E se assolutamente 100% non funziona e non fa quello che mi serve? Se non l'ho nemmeno pagato, non mi è dovuto assolutamente niente: faccio finta di non aver visto nulla e passo avanti.

Sul software proprietario, però, credo bisogni pensarla diversamente. Non sto parlando anche di quello creato da sviluppatori che da soli fanno un programma gratuito e lo rilasciano sotto licenza proprietaria, però. Trovo sia poco gentile non dare i semi del tuo programma in giro, visto che possono essere usati dagli altri per migliorarlo in modi che non vuoi o non sai fare, però il programma è tuo e la scelta libera è la tua, anche in questo caso nulla mi è dovuto. Non è questo il male.

Il male è il software proprietario prodotto da aziende voraci, che anche quando è gratuito non è mai gratuito, visto che in ogni caso (anche quando lo paghi, se parliamo di certe corporazioni!) non si fa scrupoli a togliere libertà ai suoi utenti (oltre che la libertà alla privacy, sempre di più ad oggi anche la libertà 0 del software, quella di poter eseguire lo stesso in qualunque situazione e modo si voglia).

Big M. è malvagia. Anche pagando centinaia di schei per il suo sistema operativo giocattolo, continua ad avere decine e decine di problemi e a far trapelare quantità vergognose di dati.

Big G. è malvagia. Il suo servizio di streaming, YT, ma credete che non continui a minare dati e a costruire un profilo di voi così complesso da non poter essere compreso da voi stessi, se pagate l'abbonamento Premium? E la UI fa pure schifo, è pesante, è malevola – problema fortunatamente risolto dalla comunità del software libero con Invidious ed altri magici frontend.

Big A. è malvagia. Non è vero che i suoi sistemi operativi, disponibili solo su dispositivi che non vanno sotto le 3 cifre di prezzo, garantiscono la privacy. Indubbiamente Android (e non AOSP, ma Android con i servizi Gluglu, è importante differenziare) fa trapelare molti più dati, ma la soluzione non è passare da privacy 0 a 50, ma da 0 a 100. Non per forza di corsa, ma se si crede nell'obiettivo privacy 100% a tutti i costi non bisogna credere al marketing.

La situazione peggiore, però, è quando non c'è possibilità di scelta. Io ho la libertà, per fortuna (e per dove si orienta il mercato, ho paura che non sarà più così prima o poi) di installare Linux sui miei PC. Ho la libertà di scrivere documenti con Libreoffice, modificare foto con GIMP, montare video con Olive, consumare media con VLC, messaggiare con Element, navigare il web con Epiphany, e così via.

Già su alcuni PC potrei non avere la libertà di installare GNU+Linux e vedermelo funzionare, perché mancano driver o sono mezzi rotti. In caso non fosse chiaro da quello che ho già scritto: non pretendo che gente con solo la passione si metta a reversare driver proprietari per reimplementarli e farli funzionare come devono. Pretendo che sia il produttore del PC a dare quei driver, e non solo i binari, ma tutto il codice, e sotto una licenza non soltanto open-source, ma completamente libera. Con quello che pago, lo pretendo sbattendo non i pugni, ma gli arieti, sulle vetrate delle sedi centrali delle aziende produttrici di queste macchine.

Allo stesso modo, non ho la pretesa di trovare con 100% di certezza ROM Android custom funzionanti al 100% per il mio telefono, nessuno sviluppatore indipendente deve soffrire per via del fatto che l'azienda cinese di turno, anziché Android, ha messo Anzhuo sui suoi telefonini, ovviamente senza dare neanche le briciole del codice sorgente della ROM intera, e quindi bisogna correre ai ripari perché banalmente il sistema non funziona.

I miei 150€ non sono roba da niente, e nemmeno quelli delle probabilmente altre decine di migliaia di persone che hanno comprato il mio stesso telefono lo sono. Pretendo quindi che non ci sia proprio bisogno di una ROM terza, che quella del produttore non sia piena di bloatware e spyware e che non uccida le app in background a caso, nonostante ci sia tanta RAM libera e io abbia disattivato tutte le impostazioni di risparmio energetico (o, almeno, che venga rilasciato tutto il codice sotto licenza libera così la comunità o gli utenti singoli possono sistemare i problemi, siamo sempre lì). Sembra assurdo a chi non ha mai provato con mano Anzhuo, ma è così, ha problemi bruttissimi. Non posso avviare GIMP su UserLAnd che appena faccio qualche operazione neanche troppo complessa viene tutto ucciso: non posso completare nessun lavoro.

Viviamo in un sistema economico da circo (senza offesa per il circo, che ha più valore) dove aziende enormi non fanno prodotti perfetti, altrimenti tutti li comprerebbero una volta e poi mai più, e i soldi dopo un po' smetterebbero di girare. Invece, si fa la roba sempre male, così da stimolare il consumo. È uno schifo, punto.

Siate più pretenziosi nei confronti delle megacorporazioni e del loro software proprietario, critici sempre e comunque, anche quando qualcosa funziona, l'unico modo per creare precedenti positivi è puntare il dito di continuo. Il fatto che non rispetti le libertà dell'utente è già di per sé un motivo più che giusto di lamentela.

Siate invece più riconoscenti e generosi verso la comunità del software libero, il software creato dalle persone per le persone, quello che punta ad essere il meglio in assoluto e non il meglio limitato a battere la concorrenza. Comprendete le difficoltà dei piccoli sviluppatori, e anche quando ci sono problemi ringraziate per il tempo e l'impegno che qualcuno ha messo nello sviluppo di un programmino (o anche programmone), così come la mastodontica generosità che questi hanno dimostrato rilasciando il proprio software sotto licenza libera.


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