
La bicicletta è uno dei mezzi di trasporto più sostenibile per la sua accessibilità, riparabilità e ridotto impatto ambientale. Ma le nuove generazioni di biciclette a partire dagli anni '90 stanno diventando sempre meno sostenibili: mentre l'energia e i materiali utilizzati per la sua produzione aumentano, l'aspettativa di vita delle nuove bici diminuisce.
Questo a causa di cabiamenti che riguardano tutto il ciclo del prodotto tra cui:
Nuovi materiali: la sostituzione dell'acciaio come materiale principale a favore di alluminio e carbonio, leghe la cui produzione è molto più inquinante e la riparazione più difficile.
Riduzione della compatibilità dei componenti: fino a metà anni '90 le bici erano sistemi 'modulari' con componenti ampiamente interscambiabili tra modelli e case di produzione diverse, il cui montaggio/smontaggio necessitava di attrezzi meccanici di base. Le nuove generazioni di bici montano invece componenti sempre meno interscambiabili e necessitano di strumenti ad hoc per la riparazione più costosti e difficili da reperire.
Introduzioni dei sistemi di bike sharing: i bike sharing necessitano di piattaforme di gestione, smart phones e attività online, con sostanziali ricadute negative sull'ambiente legate alla filiera degli apparecchi e alla gestione dei server fisici delle piattaforme; inoltre questi sistemi hanno reso, per impedire furti e manomessioni, le bici meno performanti e più difficili da riparare.
Aggiunta di motori: produrre, operare e smaltire un motore è un processo intrinsecamente molto inquinante a causa dei materiali (ad esempio il cobalto) coinvolti nella produzione e l'utilizzo di filiere principalmente globali. La difficoltà nel riparare e sostituire i motori delle moderne e-bike di serie riduce inoltre l'aspettativa di vita dell'intera bicicletta.

Tutto ciò non dovrebbe scoraggiare l'uso della bicicletta. Anche le biciclette più insostenibili sono comunque esponenzialmente più sostenibili delle automobili. E poi esiste un incredibile parco di biciclette usate semi-funzionanti, molte delle quali abbandonate, che si possono riparare, modificare e retrofittare nelle ciclofficine 'popolari' presenti su tutto il territorio nazionale.
Fonte
https://www.lowtechmagazine.com/2023/02/can-we-make-bicycles-sustainable-again.html

Tecnologie Appropriate (AT): approccio alla tecnologia secondo cui la tecnologia per sostenere e non intralciare lo sviluppo umano deve essere:
- Socialmente necessaria; non frivola o creata da manipolazioni di marketing (necessità artificiali); nessuna tecnologia dove non serve
- Basata sul luogo, su materiali naturali di provenienza locale e su conoscenza locale
- Fatta a mano il più possibile
- Non inquinante (sia localmente/direttamente che a distanza/indirettamente), non tossica, sicura
- Uso funzionale durevole, facilmente riparabile e riciclabile a livello locale; materiali costitutivi sicuri e completamente biodegradabili
- Con il design più semplice e meno complicato per un uso funzionale
- Funzionante a bassa velocità (o nessuna velocità)
- Funzionante con poca energia e con uso diretto di energia passiva (vento, acqua, sole) o attiva semplice (biomassa, forza muscolare)
- Democratica – decentralizzata; costruita, usata, manutenuta, riparata localmente; conoscenza comune vs. proprietà privata; promuove l’uguaglianza sociale, scoraggia la gerarchia
- Non alienante (dal nostro lavoro, da noi stessi, dagli altri e dalla natura), non distruttore di mezzi di sussistenza
Fonti
https://www.engineeringforchange.org/news/the-roots-and-implications-of-appropriate-technology/
https://www.decrescita.it/tecnologie-appropriate-culture-tradizionali-e-decrescita/
Esempi di AT in ecovillaggio
http://comunidadislandia.blogspot.com/p/tecnologias-apropiadas.html
Manuali online
https://archive.org/details/appropriatetechn0000darr_s0h2_v2/mode/2up

Le bici macchina permettono di meccanizzare molti lavori manuali – sgranare, tritare, pompare acqua dal pozzo, frullare – ottenendo alta produttività senza utilizzo di energia elettrica o combustibili fossili.
Si possono costruire facilmente utilizzando vecchie biciclette e materiali di recupero presenti praticamente ovunque sul pianeta.
Le “bicimaquinas” della ONG Maya Pedal di San Andrés Itzapa in Guatemala
https://www.youtube.com/watch?v=2agir3xepuQ
Le “bicimaquinas” del collettivo C.A.C.I.T.A di Oaxaca in Messico
https://www.youtube.com/watch?v=eBxrFKnMOPI

Le automobili del futuro dipenderanno sempre di più da un metallo relativamente raro – il cobalto – le cui principali riserve sono in Congo, un paese dove dal colonialismo in poi non c'è mai stata una transizione pacifica del potere e il lavoro minorile è ancora utilizzato nell'industria mineraria.
Secondo l'Environment Justice Atlas – la principale piattaforma indipendente che documenta e cataloga i conflitti sociali intorno alle questioni ambientali che avvengono nel mondo – “L'estrazione mineraria in Congo è spesso etichettata come uno scandalo geologico a causa dell'elevata intensità di estrazione che si verifica”.
https://about.bnef.com/blog/well-all-be-relying-on-congo-to-power-our-electric-cars/
https://ejatlas.org/conflict/kolwezi-ecological-and-sanitary-disaster
AUTECHRE – WARP TAPES 89-93
https://www.youtube.com/watch?v=9RQFxBFhGl4&t=107s