Oggi è il giorno della memoria, ognuno ha il suo modo di ricordare quella che è stata una delle cose più terribili dell'umanità. ed io che sono appassionato di storie di fotografia e di fotografie mi ricordo di una fotografa, che dopo aver fotografato i campi di concentramento a smesso di fotografare per sempre, ha nascosto le sue fotografie in soffitta, e solo dopo tantissimi anni frugando nella soffitta i suoi cari hanno capito che cosa aveva visto. Elizabeth “Lee” Miller, Lady Penrose una delle donne più belle del ventesimo secolo, fotomodella modella, a soli vent'anni si trasferì a Parigi per imparare il mestiere di fotografa, ed imparò da Man Ray al punto di mettersi in proprio. Periodo pieno di conoscenze da Picasso ad Eduard Weston, in quegli anni Parigi era il centro intellettuale del mondo. Allo scoppio delle seconda guerra mondiale divenne una delle poche fotoreporter donna accreditate a seguire il fronte dopo aver documentato i bombardamenti tedeschi su Londra. Fu una delle prime persone ad entrare a Buchenwald e Dachau ed a documentare cosa trovarono . La sua foto più iconica non è stata scattata da lei ma da David Scherman corrispondenti di Life che la ritrae mentre fà il bagno nella vasca di Hitler. La sua vita è stata narrate da Serena Dandini nel libro “ La vasca del Furer” che consiglio di leggere .

Lucio Barabesi, Siena