Magia

Un luogo magico,dove poter essere liberi di volare, sognare ed essere se stessi..

✍️ Attese .. Ho atteso la pioggia, ci spero ancora! È un po' una liberazione, una rinascita, un risveglio, di cui ho bisogno e che attendo , a breve a giorni! Ma poi mi lascio rattristare da un evento, dei silenzi , una parola detta male, un evento apparentemente insignificante! E allora torna l'ansia, la paura, pensieri confusi, sensazioni, emozioni che si susseguono, quasi impazzite ed io mi perdo, mi fermo e crollo e vorrei piangere, non riesco e mi sento come soffocare, come non riuscire a respirare, ho bisogno e devo liberare! Ma oggi qualcuno mi ha detto che l'ansia è paralizzante ed è così, vorrei aprirmi di più, vorrei essere più libera anche di dire che ci sto male e che ho paura..ma vedo porte chiuse, momenti inadatti e cuori e menti con cui non riesco a trovare empatia.. connessione! In questi giorni sto ricevendo comprensione, presenza, parole, esperienza, da parte di qualcuno che ci è passato e che nonostante sia difficile e doloroso, ne parla apertamente..Poi con naturalezza e tatto si è avvicinato e mi ha allungato la mano! Ma il mio timore è quello di affidarmi troppo, di legarmi a tal punto da avere timore di perdere questo appiglio, questo faro che sta illuminando il mio cammino, verso quel porto che mi darà risposte, conferme o chissà cosa ... così attendo che piova e che la pioggia allegerisca e porti via con sé questi miei attimi, queste fragilità, queste tristi sensazioni...

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✍️ Pensieri e Ricordi..

Mi affido e confido nelle parole, cercando in qualche modo di alleggerire la mia mente! E il Cuore? Anche, cerco, combatto, cado e mi rialzo e adesso vivo alla giornata, aspetto giorni diversi e chissà migliori!? A breve la mia prima visita di controllo, esami ecc, ecc, ripercorrere forse in pochi attimi, un anno quasi vissuto nel dolore, nel terrore, nel pianto, nella solitudine! E già, poi arriverà quel numero 8 che è stato l'inizio di tutto, la scoperta, l'nizio di un viaggio nuovo, difficile a tratti doloroso, un viaggio della speranza, della conoscenza di una parte nuova, di sé, scoprire di essere parte , partecipe, responsabile e poi ospite di un male, che a me ha sempre fatto paura, e se ancora oggi ho difficoltà a pronunciarne il nome, non giudicatemi, non additate, non pensate che sia stato facile scoprire dall'oggi al domani di essere malata..mi sono isolata, ho pianto, ho pregato tanto, avevo bisogno di sperare, di credere che qualcosa o qualcuno, mi facesse risvegliare da un incubo! E invece dopo meno di un mese, finalmente la diagnosi precisa, di Carcinoma duttale infiltrante, ma mi è bastato guardare negli occhi il mio senologo e capire che non era nulla di buono e alla spiegazione non ho saputo fare altro che piangere, piangere fino a scivolare in un limbo buio, pericoloso dove mi sono persa..In quel momento mi è crollato il mondo addosso, la paura ha iniziato a divorarmi e c'è voluta tanta freddezza, delicatezza e lucidità per farmi comprendere, per fare sì che io ascoltassi l'inizio di una storia, che avrei dovuto raccontare io e soprattutto vivere io da protagonista! Ricordo tutto e a stento riesco a rimanere fredda, ma ho metabolizzato, accettato e superato la diagnosi, la corsa alle visite, esami nuovi da eseguire, decisioni importanti da prendere e poi l'intervento, il momento in cui mi è stato tolta una piccolissima parte di me, malata, pericolosa , aggressiva e l'attimo in cui sono entrata in sala operatoria, ho sentito il freddo, ho iniziato a tremare e poi più nulla mi sono addormentata, non so di preciso per quanto, per poi risvegliarmi un attimo, sentire il chirurgo dirmi che tutto era andato bene e che il mio linfonodo sentinella era sano, il suo sorriso, poi più nulla, ho chiuso gli occhi e mi sono abbandonata al sonno, a quelle parole che sapevano di magia, di speranza e di guarigione... Non riesco ad andare oltre, non voglio raccontare, cercare consensi, ho già scritto tante pagine, trovato conforto in chi credevo potesse darmelo e poi a volte mi sono persa , per poi ritrovarmi un po' più forte, diversa e combattiva! Mi sono isolata, ho allontanato, ho fatto mio un dolore, che era ed è solo mio! Quando mi sono confidata, quando ne ho parlato, a volte ho ricevuto freddezza, distacco e abbandono! In un rapporto di amicizia, a volte essere malati, è un difetto, è un venir meno alla normalità, e allora nel bene e nel male, l'abbraccio , il silenzio di qualcuno in cui credere... diventano a volte essenziali, un faro in una notte buia e tempestosa! Ma col tempo e anche subito, quei fari per me non ci sono stati, non mi hanno illuminato ed io mi sono lasciata trascinare dalle correnti, fino ad inabissarmi... Ma oggi lo posso scrivere e raccontare, da sola mi sono ritrovata e ad oggi a distanza di quasi un anno e del mio quasi mezzo secolo di vita, ne sto scrivendo passo dopo passo, la riconquista o rinascita di una nuova me...

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✍️ Pensieri del mattino...

E son pensieri stanchi, riflessioni, consapevolezza del tempo che corre, corre via sempre più veloce e incurante di noi che lo rincorriamo e cerchiamo di aggrapparci ad ogni piccolo appiglio! Così ti ritrovi amici del passato, compagni di scuola, ricordi che riaffiorano, si susseguono nell'album dei ricordi...e poi ci sono io, sempre la stessa, un po' diversa , a volte triste, un po' malata, fragile e forte, a volte sola, per colpa mia..e sono stanca e a volte penso che con tutto il rispetto, sono noiosa, che un'amicizia , basata sui racconti della malattia, non va bene e ne smorza l' interesse. Così adesso che son sveglia e non dormo, dopo che la musica ha accompagnato la serata, mi ritrovo a voler continuare a navigare in questo mare di solitudine! Getto l'ancora, mi fermo e ascolto il canto del mare, scendo in questo porto solitario e aspetto, di essere cercata, ascoltata, chiamata, accettata per quello che sono, per quello che penso e dico, per come sono io adesso, a pochi giorni dal mio primo controllo oncologico, e a pochi giorni dal mio compleanno. E si sta arrivando, non mi entusiasma e vorrei non festeggiare, non ricordare che un anno è passato e che proprio questo anno mi ha cambiata, reso più forte, ma un po' diversa ..Mi fermo qui , in silenzio, aspetto, ascolto e mi godo, il mare, il tramonto al chiaro di luna!

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..Pensieri .. ✍️ E poi il mare .. Ho atteso casualmente l'alba, l'ho assaporata in ogni attimo e colore, ho immaginato quali sfumature potessero formarsi ..l'attesa come sempre rimane il momento più bello, ma a volte no, può essere snervante, piena d'ansia, e carica di emozioni contrastanti e pensieri spesso molto diversi e confusionari! E già perché forse lo sono diventata, forse il cambiamento fisico e non solo, ha condizionato anche la mia visione delle cose, della gente, dei concetti, delle priorità..ecc.. E poi c'è il mare che inseguo sapendo che non mi deluderà, ma che al contrario saprà regalarmi silenzi, quando ho solo rumori, pace, quando sono tormentata e un abbraccio quando ne ho bisogno! Il mare c'è, ti coccola, ti aspetta..li, senza tempo..non ti giudica ma soprattutto ti ascolta e accorda magicamente come un musicista, cuore, mente, fisico e pensieri in un' unica melodia, dandole musica e poesia...

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✍️ Pensieri in ritardo...

“Più tardi.”...spesso troppo spesso rimandiamo, non si ha il tempo, in quel momento neppure per un saluto, un abbraccio, un pensiero ...e se quel più tardi fosse davvero troppo tardi?

Così mi capita, mi è capitato in passato, di sentirmi dire, un attimo ti scrivo più tardi, ci sentiamo più tardi e ci vediamo forse più tardi , magari un'altra volta! Rimandiamo continuamente piccoli gesti, piccoli accorgimenti, che a volte possono sembrare insignificanti, ma estremamente importanti per chi ne ha bisogno o per chi trova il coraggio di chiedere, fosse solo un abbraccio! Ed io lo ricordo perfettamente quella mattina, credo di novembre in cui , in un momento di fragilità, ho trovato il coraggio di chiedere ad un amico un abbraccio! Abbraccio che mi fu negato, ma che è arrivato più tardi, dopo diversi giorni, sicuramente inaspettato, ma pur sempre gradito e accettato!

Rimandando tutto a “più tardi”, ovviamente la cosa riguarda anche me, si dimentica che quel “più tardi” non è di nostra proprietà, perché più tardi, le persone che amiamo, potrebbero non essere più con noi! Potremmo non rivederle mai più, né sentirle, a quel punto diventerebbero solo ricordi.

Più tardi, durante la giornata, il giorno diventa notte, la forza si affievolisce fino a diventare impotenza e quel sorriso che tanto abbiamo faticato a conquistare, a volte cede il posto ad una triste lacrima e alla consapevolezza che non bisogna mai aspettare o rimandare, neppure una semplice parola, come ti voglio bene! Impariamo a non aspettare, a non rimandare perché più tardi, potrebbe diventare troppo tardi e non avere un domani!

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✍️ Riflessioni ...serali

Esistono fili invisibili tra alcune anime, come fossero linee telefoniche private, nascoste, intime e speciali! Sono fili che nessuno vede, tranne i loro cuori, in essi comunicano senza parlarsi, néppure con gli occhi, con i gesti, ma solo con il pensiero. Sono consapevoli che se si abbandonassero un po', se superassero quella linea sottile che li separa, accadrebbe una magia, la loro magia, la loro favola magica.. Ma le favole sono tali perché si immaginano, si sognano così si sceglie di non superare quella linea invisibile e si continua così, a incontrarsi per caso, seppur distanti, a immaginarsi diversi, ma più vicini, a sentirsi liberi di sognarsi, di volersi bene, così semplicemente.. Per sempre amici legati da quel filo invisibile e indistruttibile... nonostante il tempo e la distanza!

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✍️ Ricordi...

Son ricordi tristi, pensieri, lacrime, tristezza, impotenza...quelli che ho vissuto in anni differenti, in questi giorni! Due tramonti inspiegabili, folli, ma reali e vissuti quasi fossero una sequenza di un video, triste e così doloroso, da non volerlo guardare! Ho perso due familiari tragicamente, un tramonto voluto, cercato, dai colori caldi, infuocati, così accecanti da non poter essere neppure osservati! Invece a questi tramonti reali, non c'è stata più un' alba, si è scritta la parola fine nella loro vita, ma non nei nostri cuori, dove conserveremo di loro i momenti più belli, i sorrisi più profondi e gli abbracci più calorosi!

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✍️ Riflessioni...

Mentre son qui a dare colore, vita a piccole masse bianche di resina, penso, ripenso agli anni passati, a quanto amore ho dato e ricevuto, a quanti hanno fatto parte della mia vita, a coloro che non ci sono più e a quelli che si sono allontanati, a quanti trulli ho dato colore, un' anima, un perché, tele bianche riempite con sogni, speranze, sfumature, pennellate incerte e a volte quasi invisibili! A breve una visita importante, un passo in avanti, di questo mio percorso di rinascita, di qualche sacrificio, ...poi un altro giorno importante, della mia vita! Nonostante tutto, tutti, il mio piccolo e cattivo ospite, scoperto proprio un anno fa, ci sono, sto abbastanza bene tra alti e bassi, tra silenzi, assenze, partenze e nuovi arrivi! Ci sono, la mia cicatrice è diventata un punto di partenza e di forza, non dà dolore, ma mi aiuta a non dimenticare quello che sono diventata, ciò che ho affrontato, ciò che continuo a vivere quotidianamente, con la consapevolezza che il traguardo c'è anche se ancora distante; che la ricerca e la prevenzione sono state 2 mie grandi alleate e che oggi nonostante le mie fragilità, mi ritrovo ad essere ancora una donna, una mamma, figlia, zia, moglie, amica più forte, diversa, ma ancora umile e proiettata verso il suo obiettivo e pronta a colorare ancora tante tele bianche, con i colori delle proprie emozioni e del proprio cuore!

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Ho visto nascere l'alba, con calma, ho respirato con calma, ho lasciato che le zanzare mi abbracciassero...

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📝Era l’ora di pranzo del 3 luglio del 2008: un pullman con a bordo anziani che provenivano dalle Terme di Torre Canne diretti al loro paese di residenza (Alberobello) entrò in collisione con un tir sulla statale 172 nei pressi della curva della Madonnina, ci fu una strage, fu definita la “ strage dei nonni”, ci furono vittime, ben 6 e diversi feriti...Per quell’episodio e' stato condannato l’autista che era alla guida del pullman su cui viaggiavano gli anziani di Alberobello, di rientro dal soggiorno termale di Torre Canne...

Nell’impatto tra il pullman e il tir guidato da un giovane autista di Monopoli, persero la vita oltre allo stesso autista anche due mie zie, una cugina di mio padre e altri due anziani. Si trattava di anziani che stavano facendo rientro ad Alberobello, c'erano diversi miei zii nello stesso pullman e altri nel secondo pullman! Dei 41 anziani, due morirono nei giorni e nelle settimane successive a quel terribile incidente, esattamente un mese dopo morì l'altra mia zia! In quell'incidente fu portata via in elicottero, è quella la scena che mi è rimasta impressa, oltre all'ultimo saluto fatto quando era ricoverata a Chieti! Ricordo un po' tutto, la telefonata, cosa stavo dipingendo, il caldo, la confusione e poi le notizie ai tg...poi i nomi ...e lì ti sembra di essere in una scena di un film, che però all'improvviso diventa realtà! L'attesa, l'ansia, la disperazione, di chi lo ha vissuto in prima persona, di chi ha soccorso, di chi come noi parenti, lo abbiamo vissuto aspettando notizie...Son passati tanti anni, sono rimasti i ricordi, i sorrisi, le speranze, la voglia di spensieratezza di gente, che aveva voglia di vivere e godersi le terme e un po' di mare!. Un ricordo un po' triste, un evento, una tragedia, per non dimenticare.. per ricordare...

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