FAQ
– D: Ce l’hai con Bitcoin perché hai perso il treno! – R: Ho Bitcoin minati nel 2010. Allora era solo una tecnologia, non una speculazione. Oggi sembra strano, ma allora era un white paper che ci interessava in quanto rivoluzionario tecnicamente. L’ambiente non era frequentato da chi ci voleva fare soldi. Non interessava a nessuno se non a noi addetti ai lavori.
Io testo sempre tutte le tecnologie appena escono. È il mio lavoro di ricerca. Dove sono ora? Nel mio ledger e continua a non interessarmi il loro valore. Oggi 10000, domani zero. Non speculo su nulla per mia etica personale.
Inoltre non ce l’ho con Bitcoin né con le crypto. Sono per la civiltà e la legalità. Quando ci saranno le crypto emesse dalla banca centrale e saranno legali solo quelle regolamentate, allora sarà tutto diverso. Studio la blockchain, la insegno da anni e sono contro il vecchiume, non contro l’innovazione.
Mi hanno offerto una cifra fuori dal comune per fare il testimonial di un progetto crypto che, secondo me, era un Ponzi. Non ho accettato.
Viva l’innovazione, ma quella sana. Senza speculazioni sulle spalle della povera gente, senza sfruttamento della ludopatia e senza illegalità.
– D: Ce l’hai con gli NFT. Fammi vedere il tuo NFT prima di parlare! Ne hai mai fatto uno? – R: Come sopra. Provo e testo tutto per mestiere. Sono contro la speculazione degli NFT artistici. Sono stato tra i primi a evidenziare i limiti di ERC-721. Gli NFT, intesi come token con metadati sulla blockchain, sono utili in molti meno casi di quelli che raccontano gli storyteller. Il problema sta nel naming. Chiameranno NFT il vestito che compreremo dentro un videogame in 3D, all’interno di una blockchain privata, ma il significato sarà completamente diverso.
Il “mio” primo NFT? Questo: https://cutt.ly/5PR7tEI fatto il 20 marzo 2021 :)) Ah se mai qualcuno lo comprasse a qualche fantastiliardo devolverò i proventi alle vittime della ludopatia.
– D: Ma chi ti paga per fare questa crociata? – R: Nessuno. Anzi. Sono sempre tra i primi a prendere “le botte”. Quando l’anno scorso ho detto che nel mondo delle shitcoin è pieno di ludopatici mi hanno insultato. Ora lo dicono in molti anche nel settore ed è diventata cosa nota. In pratica prendo “le botte” per primo e quando poi diventa cosa nota nessuno me ne dà il merito.
Marco Camisani Calzolari