Alcuni approcci possibili al digitale.

Siamo sempre più spesso, tutti, a casa. È difficile fare sport, è difficile avere voglia di qualunque cosa, è difficile uscire.

Non capisco se è più corretta la mia posizione, quella di accettare che queste cose sono un casino (e non fare praticamente niente, per resistere al prossimo lockdown mi sono comprato una playstation) oppure quella di cercare di combatterle, a mio avviso inutilmente (a meno che uno non sia un medico, un infermiere, un dipendente di una pubblica amministrazione, certo.)

Riconosco che in questo momento ho due ossessioni: quella solita sulla scuola, sarebbe bello ad esempio che ci fosse un modo per non valutare negativamente i ragazzi che non hanno voglia di irregimentarsi, tipo all'asilo e quella sul digitale. È incredibile l'ignoranza mia e di altri su un tema così importante.

Do tanta importanza a questo tema perché sta avendo un'importanza preponderante sulle nostre vite, e non sono solo i social network, la cui importanza non sono sicuro di capire (mi sembra assolutamente sovradimensionata) nella discussione politica, ma è anche il fatto che, con il digitale, più o meno ogni cosa che può essere automatizzata, lo sarà. E questa è un'opportunità gigantesca. Quanto bello sarebbe eliminare tutte le routine e farle fare, meglio, ad una macchina? Quanto bello sarebbe che così come impariamo agli scout a relazionarci con le altre persone, così imparassimo a scuola ad utilizzare e a scrivere il codice?

Un cellulare ripreso figo!

Gli approcci che ho seguito fin'ora sono due.

Quello sulla sicurezza informatica: creare un modello di rischio (praticamente nullo) ed implementare proattivamente soluzioni che vadano a combattere questo rischio. In pratica questo e il fatto che chiunque nella mia rete stretta sa che può chiedermi dritte su come migliorare la propria privacy online.

Quello politico e civile, consiste nel cercare, sempre, di sostenere aziende che non siano monopoliste e partiti che abbiano a cuore i diritti civili e digitali. La certezza è che se continuiamo a permettere che Google, amazon, facebook e simili siano monopolisti, impediamo ad una nuova innovazione di nascere. E questo è un problema. Negli ultimi anni la produttività è cresciuta moltissimo, i salari sono rimasti uguali, l'occupazione è diminuita. È un problema, perché siamo più piccoli e meno difesi. È un problema perché se ne approfittano le destre. È un problema perché l'automazione potrebbe creare un mondo pazzescamente migliore (sogno un TPL automatizzato e che arriva ovunque) ma non lo sarà mai se noi persone fisiche non ne conosciamo i funzionamenti.

Ciao!