Il partito

Dopo grandi dubbi decido anche io di iscrivermi al partito. È stato un autore americano, letto su una rivista, a dirmi che questa sarebbe stata la mossa migliore per ottenere un mondo migliore.

In effetti ha senso, il partito influenza e partecipa quasi ogni elezione. Non solo, al suo interno ci sono molte persone che dedicano la loro vita alla politica ed al cambiamento. Voglio far parte di un esercito di volontari che si dedicano alle istituzioni.

Foto di Greyson Joralemon su Unsplash

Mi iscrivo su internet qualche mese fa. Non ricevo nulla se non la conferma di pagamento. Sollecito l'iscrizione quando succedono fatti politici particolari. Mi spavento per come potrebbe essere la prima riunione. Penso che sarebbe una meraviglia cambiare i meccanismi dall'interno. Creare un luogo dove sia facile iscriversi, discutere, migliorare.

Vengo contattato direttamente dal segretario cittadino. Ha capito che ho avuto qualche problema ad iscrivermi, che ci sono state complicazioni logistiche, mi manda messaggi personali e personalizzati per incontrarmi. Evito l'incontro, non voglio dargli troppo spazio nella mia vita.

Oggi è la prima volta in cui ci vedremo. In cui ci presenteremo. Mio papà ha fatto politica attiva per il partito opposto, magari se ne ricordano tutti. Ho personalmente fatto a botte con uno degli ex esponenti, in gioventù. Liti giovanili, alcool. Credo fortissimamente che questo movimento possa fare un sacco di cose belle. Anzi, che le stia facendo. Trovo insopportabile che a volte sbagli. Troppo. Provo a dirmi che è solo facendo che si sbaglia, però che diritto ha di sbagliare una persona con responsabilità? Oggi arriva anche la notizia: << non abbiamo una sede, ci ritroveremo all'interno dell'auditorium dell'ospizio>>

Che paura mi può fare un manipolo di vecchietti che si trovano per progettare la rivoluzione all'interno di un ospizio? Decido di andare lo stesso. Perché anelo un luogo dove sia possibile ed organizzato il confronto. Come un posto di lavoro, un luogo in cui sia progettato non solo quello che viene fatto in modo ordinario, ma anche il flusso di discussione e di lite. Perché non ne posso più delle discussioni sul virus all'interno di una famiglia spaccata tra vaccinati e impauriti. Per pensare ad altro. Per mantenere un pezzo di novecento nella mia vita. Per poter avere il controllo, su di me, sulla mia vita.

Paura, un po' me la fa.