Giornata mondiale dell'acqua-22 Marzo

L’acqua crea problemi quando è troppa (alluvioni) e quando è poca (siccità) ma sappiamo bene che è indispensabile per tutti gli esseri viventi. Eventi metereologici estremi, cronici in alcune parti del mondo, sono arrivati anche in Italia, paese nel quale ci sarebbe tanto da fare per gestire al meglio questa risorsa. Attualmente l’allarme è legato alla carenza di piogge durante l’inverno, fenomeno che riduce la quantità di acqua a disposizione per tutte le attività, da quelle personali a quelle del settore agricolo e che ha portato, e quasi certamente porterà, a misure di razionamento. La crisi idrica è sempre più pesante ed è fondamentale riflettere su come utilizziamo questo bene: identificare e impedire gli sprechi, farne un uso più efficiente, immagazzinare l’acqua piovana, ecc. Pare che gli italiani siano una popolazione che consuma molta più acqua del necessario per le proprie necessità di base quindi serve un cambio di abitudini a livello personale. Su grande scala invece servono investimenti mirati sulle infrastrutture idriche per la distribuzione dell’acqua, sulla creazione di sistemi di stoccaggio e d’impianti di desalinizzazione. Sono tutte opzioni costose ma, se l’emergenza continua, diventeranno sempre più giustificati, anche se sarebbe sempre meglio muoversi per tempo e pianificare le cose da fare piuttosto che agitarsi tardivamente ed in modo frettoloso. In Italia non mancano certo le tecnologie per realizzare tutto ciò, manca semmai la volontà oppure si pensa ad interventi veramente bizzarri. Infatti, la siccità è un problema talmente pressante da spingere il Governatore Emiliano a proporre l’idea di un acquedotto per trasportare acqua dall’Albania in Puglia. In generale, penso sarebbe meglio investire risorse economiche per renderci autonomi o, come per il gas, dipenderemmo da altri paesi. Una prospettiva che mi ricorda un malato (grave), che riceve quanto gli è necessario dai collegamenti alle macchine di un reparto di rianimazione. Vedi: Puglia assetata, acqua dall’Albania Emiliano: «Vi svelo il nuovo acquedotto che arriverà a Otranto» | Corriere.it