Felice Serino / Caffè Letterario

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Sprazzi di pace

spiove dal cielo una luce

di stelle gonfie di vento – quasi

provenisse dall'oltre

nel cuore un aprirsi

di sprazzi di pace: vedermi

in tutto col mio sognare –

il vissuto la vita

sognata

*

Creatura

mi godo la luce

come farfalla

sul palmo della tua mano

Signore non posso

che offrirti il mio niente –

fragile creatura

ti devo una morte

*

Ha memoria il mare

1.

la forma del vento disegnano

rami contorti

voli

di gabbiani ubriachi di luce

a pelo d'acqua decifrano tra

auree increspature le vene del mare

2.

interroghi sortilegi nella

vastità di te solo

ti aspetti giungano da un dove

messaggi in bottiglia un nome un grido

ha memoria il mare

scatole nere sepolte nel cuore

dove la storia

ha un sangue e una voce

*

Rosa d'amore

letificato d'amore angelicato fiore

si schiude la rosa

fra cristalli dell'inverno

*

Per speculum in aenigmate

chi sei: quale il tuo nome nel registro

della Luce quale la tua figura

inespressa

questo non aversi

come morire sognarsi

in seno a cieli di cui non è memoria

…caduto

il velo il tuo Sé faccia a faccia

un ri-trovarsi:

moltiplicato

*

A risalire le ore

non resteranno tracce

dei giorni solo parole

scritte sull'acqua

a risalire le ore

del sangue

il vortice del vuoto: solo le stimmate

parleranno

dell'amore che hai dato

*

Appoggiata ad una spalliera di vento

e nel momento del distacco

l'io si farà fragile foglia

appoggiata ad una spalliera di vento

(da Il sentire celeste, Poetilandia, 2006.)

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Felice Serino nasce a Pozzuoli nel 1941. Già negli anni Settanta i suoi versi sono presenti in rubriche e riviste letterarie. La raccolta poetica “Il Dio boomerang” (1978) inaugura una nutrita serie di pubblicazioni che gli attirano l'attenzione e il plauso della critica, fruttando alla sua opera premi e riconoscimenti.

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Fin dall'inizio, la poesia di Felice Serino si fa notare per l'originalità con cui riesce a rendere un mondo interiore quanto mai ricco e variegato che, pur nella sua ricerca – ora serena ora tormentata – dell'Essere-Uno-Dio, non cede alla tentazione di ripiegarsi in sé, ma si lascia toccare dagli echi del suo tempo, dalle forze della natura e dalla struggente inafferrabilità degli affetti.

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Caratterizzata da uno stile asciutto e al tempo stesso di grandissima intensità, nonché dal singolare incontro fra esistenzialismo e trascendenza, la poetica di Serino è la voce tutta umana di un'anima che si sa scintilla di Luce immutabile, e che perciò cerca, instancabilmente e talvolta dolorosamente, il divino che è dentro alla caducità della vita.

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La parola, monade finita ma dalle inesauribili possibilità: Serino la tratta come uno strumento musicale, la sceglie con cura, la fa vibrare, riversa all'esterno quell'armonia che può nascere solo dal lasciarsi risuonare.

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Nella sua lunga e proficua stagione letteraria, Felice Serino ha dato alle stampe (e negli ultimi decenni anche al web e al digitale) raccolte poetiche, articoli di storia e critica letteraria, poesie sciolte su blog, social e siti di associazioni culturali. Multiforme è la sua attività redazionale: gestisce personalmente diversi blog (come Assonanze) ed è presente su siti e piattaforme quali Academia.edu, La Recherche, Scrivere e Alessandria Today. E' stato recensito da nomi celebri del panorama intellettuale italiano e tradotto in varie lingue. Da anni vive e scrive a Torino.

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Tra i suoi scritti poetici si ricordano ancora le raccolte Frammenti dell'immagine spezzata (1981), Di nuovo l'utopia (1984), Idolatria di un'assenza (1994), Fuoco dipinto (2002), La difficile luce (2005), Ad altezze segrete (2017), La vita nascosta (2017), Vita trasversale e altri versi (2019), Sospensioni (2024).

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Donatella Pezzino

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