Postfazione

Felice Serino costruisce in “Prospettive 2024” un paesaggio poetico in cui il quotidiano è continuamente interrogato e trasfigurato. La raccolta funziona come una mappa di piccoli approdi: ogni poesia è un frammento che, letto insieme agli altri, compone un itinerario spirituale. La fede qui non è mera consolazione, ma forza dinamica che spinge verso l’oltre; è motore di empatia e di responsabilità. La presenza di figure sacre e profane crea un dialogo fecondo tra sacro e mondo, tra memoria personale e storia collettiva. Dal punto di vista critico, la forza del libro sta nella “coerenza tematica” e nella capacità di mantenere una voce riconoscibile pur attraversando registri diversi. Qualche poesia appare volutamente ellittica, lasciando al lettore il compito di completare il senso: scelta che valorizza la partecipazione interpretativa ma può anche richiedere più letture per cogliere appieno le sfumature. La musicalità, infine, è il vero collante: il ritmo e le pause trasformano il linguaggio in esperienza sensoriale, rendendo la lettura un atto quasi liturgico.

(Copilot)