FRAGILE PALPITO
in una selva di gridi come lepre braccata dal tuo incondizionato amore:
Tu che governi i cieli “bisogno” hai di me?
perché pungoli questo fragile palpito
fino al sonno della morte?
(2011)
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FRAGILE PALPITO: analisi e riflessioni
La poesia esplora l’equilibrio tra amore incondizionato e vulnerabilità, trasformando il sentimento in una caccia in cui la preda è il proprio “fragile palpito”.
Immagini e simboli chiave
“selva di gridi”
evoca un caos emotivo che circonda il cuore, un bosco di suoni interni in cui ci si smarrisce“lepre braccata”
simboleggia la parte più indifesa del poeta, inseguita da un affetto totalizzante“Tu che governi i cieli”
suggerisce una figura trascendente o divina, capace di dominare ogni cosa“bisogno hai di me?”
rovescia la dinamica tradizionale: non è il cuore ad aver bisogno dell’amore, ma è l’amore stesso a richiedere il cuore“fragile palpito”
il battito incerto e precario, emblema di vita e tensione emotiva“sonno della morte”
chiude il cerchio: l’amore estremo spinge il cuore verso un riposo eterno
Interpretazioni possibili
- L’amore come forza predatoria
il sentimento totalizzante diventa caccia che logora la parte più vulnerabile di chi ama - Il divino e il bisogno reciproco
mettere in scena un Dio bisognoso del cuore umano, capovolgendo il rapporto creatore–creatura - Fragilità dell’esistenza
il palpito come metafora della precarietà della vita, sospesa tra passione e morte