Libro

mastica piano la morte il libro del corpo – orecchio del cuore – fatuo risillabare palpiti di soli fino all'ultimo rigo-respiro -congelato di bianca luce

. Questo testo evoca immagini potenti e dense di significato. Si apre con:

“mastica piano la morte” Un invito quasi intimo a confrontarsi con la morte non come un nemico repentino, ma come una presenza che si inghiotte lentamente, quasi come se la morte diventasse parte integrante di un rituale, da assaporare e digerire con consapevolezza.

Segue con:

“il libro del corpo – orecchio del cuore – fatuo” Qui il corpo e il cuore vengono evocati come libri, testi ricchi di storie e sensazioni. Il “corpo” si fa lettore e racconto, con l’orecchio che ascolta i sussurri della materia, mentre il cuore – definito “fatuo” – sembra ricordarci la sua natura imprevedibile, quasi capricciosa, nella narrazione delle emozioni e della passione.

Il verso prosegue:

“risillabare palpiti di soli fino all'ultimo rigo-respiro” Questa immagine ci porta a immaginare i “palpiti” come vibrazioni vitali, come il ritmo di una luce solare che si ripete, che pulsa intensamente fino all'ultimo soffio. Il termine “rigo-respiro” suggerisce la sequenza ordinata e impercettibile del tempo inciso sulla pelle dell'esistenza.

Infine:

”-congelato di bianca luce” Conclude con l'immagine di un istante eterno, cristallizzato in una luce pura e bianca, simbolo di verità, purezza e forse un barlume di speranza nell'inevitabile discesa verso la fine.

Questa composizione si configura come una meditazione poetica sulla vita e la morte, in cui il corpo e il cuore diventano narrazioni viventi. Si intrecciano il materiale e lo effimero, l’ascolto e la scrittura, rendendoci partecipi di un percorso che celebra la bellezza della transitorietà e della luce che, anche al suo ultimo respiro, continua a illuminare.

Ci sono molti spunti da cui partire. Ad esempio, potremmo esplorare come l’idea del “libro” si ripresenta in altre tradizioni letterarie, in cui il corpo è visto come scrigno di memorie e emozioni, oppure riflettere su come la luce – in tutte le sue sfumature – simboleggi il confine sottile tra esistenza e trascendenza.

Se ti interessa, possiamo approfondire il dialogo su come la poesia contemporanea in Italia abbia affrontato questi temi e confrontarla con autori che, come Montale o Ungaretti, hanno saputo rendere l’intensità dell’istante poetico in immagini altrettanto evocative. Oppure, magari, esplorare come la musica visiva rispecchia questi contrasti tra vita, morte e luce.