COMMENTO ALLA POESIA DI FELICE SERINO “RICORDA”
Ricorda
[ispirandomi a David Maria Turoldo]
sei granello di clessidra
grumo di sogni
peccato che cammina
ma
s e i a m a t o
immergiti
nella luminosa scia di chi
ti usa misericordia
ritorna a volare:
ti attende la madre al suo
nido
ricorda: sei parte
della sua infinita
Essenza
nato
per la terra
da uno sputo nella polvere
da La bellezza dell'essere, 2007
*
“Ricorda”, ispirata a David Maria Turoldo, alla sua schiettezza, alla sua decisione di dire le cose senza addolcirle (con tutta la loro drammaticità).
“Ricorda” ripercorre il cammino dell'uomo su questa terra nelle sue fasi essenziali (meno seccamente di Turoldo), fasi che confluiscono nella visione futura dell'Eternità.
Il peccatore, il sognatore non sa quanto sia stretto il buco nella clessidra che lo proietterà dall'altra parte, oltre il tempo, oltre quel tempo che non può calcolare perché è all'oscuro della fattezza di quel buco… Quel buco è la mano di Dio che dopo aver soffiato la vita e con la saliva impastato la terra per la nostra natura, decide che sia giunta l'ora che ritorni secca; come sabbia scivoli dal suo pugno. “Ma sei amato” e quindi ti riprenderà trasformato a sua immagine e questa volta senza parentesi.
Andrea Crostelli