FELICE SERINO
POESIE (2002 – 2009)
IN UNA GOCCIA DI LUCE 2008
167
IMMERSI NELL'ASSOLUTO
come in una bolla d'aria o goccia di luce . si ha vita nel fiato del Sogno infinito
168
SPIOVE LUCE
spiove luce di stelle gonfie di vento col tuo peso greve di limiti ti pare quasi vita sognata il vissuto già divenuto memoria
siamo frecce scagliate nel futuro o il tempo che ci è dato è maya e si è immersi in un eterno presente?
169
AVVOLTI NELLA LUCE
se nascere nella morte è questa vita breve sarà il vagare nella tenebra della conoscenza per noi apprendisti dell'Indicibile legati da una promessa di sangue a Chi ci tende nei secoli le braccia aperte in forma di croce
170
SIC TRANSIT
confidare nelle cose che passano è appendere la vita al chiodo che non regge
è diminuirsi la vera ricchezza -arrivare all’essenza
lo scheletro la trasparenza
171
DISTACCO
giungere dove ogni linea s'annulla
un brivido bianco... e sei altro
fiume che perde nel mare il suo nome *
- da un verso di Billy Collins
172
IN UNA GOCCIA DI LUCE
s'arresterà questo giro del mio sangue lo sguardo trasparente riflesso in un'acqua di luna sarò pietra atomo stella mi volgerò indietro sorridendo delle ansie che scavano la polpa dei giorni delle gioie a mimare maree nullificate di fronte all'Immenso allora non sarò più quell'Io vestito di materia navigherò il periplo dei mondi corpo solo d'amore in una goccia di luce
173
LIBRO SACRO
perché la fede non sia acqua Colui che te la dona fallo uscire dal libro sacro le righe nere diventino il tuo sangue fa' che sia pane non polvere nel vento la Parola
174
SCAVANDO NEL PROFONDO a Giuseppe Soffiantini
rimuovere i macigni di odio e vendetta che tengono in ostaggio per la vita: questo rispecchia
il tuo animo regale tu che umanizzasti il tuo carnefice
tu che sai il dolore della luce – sentinella dell'aurora
175
NEL SEGRETO DEL CUORE
tenere in serbo scomparti colore del vento che oblìa memorie: rossi come il sangue della passione verdi come le prime primavere azzurri come il manto di madonne
custodirvi gocce di poesia cavalli di nuvole ed arco baleni - le coordinate dei sogni – e l'insaziato stupirsi della vita da respirare su mari aperti
- che tenga lontano la morte
176
L'ESISTERE SPECCHIATO
con lo stillicidio del tempo a subire questa piaga dalle nove porte *
ma a te presente un altro te – il Sé celeste – l'esistere specchiato: vita che si guarda vivere -
un mondo in un altro
*il corpo secondo la Bhagavadgita
177
BARLUME
qui non altro che un barlume di vero dove cielo decaduto è il cuore in tumulto che spera anela a una riva di pace
per acquietarsi
178
RI-CREARE LA BELLEZZA
A Lolek (Karol Wojtyla)
la pietra scartata è la prima della Bellezza – che trasuda il sangue della luce
- posata sulla stoltezza del mondo
179
PENTECOSTE
aleggiare dello Spirito sulla creazione
l'Avvento: respiro dell'Altissimo (virgola-di-fuoco) in fragilissimo cuore – un angolo di cielo
180
TURBINE VORTICA
turbine vortica intorno al chi sono
non altro sapere che la tua inconsistenza
- ma a un tempo di contenere un mondo -
181
IN LIVIDA LUCE DI CREPUSCOLO
sulle braccia della Croce ci amasti da morire
in livida luce di crepuscolo per compassione Tu ti spezzasti *
... e fioristi
amen
- verso di Ungaretti
182
L'INVITO
Il poeta: un vuoto G. Seferis
e tu di nuovo ostaggio della notte l'invito l'abbraccio del vuoto
parola neo-nata la chiami nel buio l'innervi in parole
la plasmi a scalpelli di luce
183
UNGARETTIANA
su un refolo di vento adagio la vita trasognata
184
A CARLO ACUTIS
(Ti so dolce presenza)
A Carlo Acutis, morto a 15 anni di leucemia l'11.10.06 (del quale è stato avviato l'iter per l'apertura della Causa di Beatificazione)
ti so dolce presenza -tu che visitavi i giardini del cielo- ti so dentro di me come un amico o un figlio nell'apparirmi in sogno mi dicevi sono uscito dalla vita vivo più che mai
-qui è il prima da dove siamo venuti si sta di un bene è un'infinita fonte di stupore noi voluti dal Cielo siamo stelle per corona alla Madre Celeste
185
STEP
pensieri distesi nell'ora canicolare ... una lama di luce obliqua sul letto e nella mente in sopore -in simbiosi con lo sciabordio del mare- il perdurare il dondolio del corpo fatto d'aria
186
QUESTO PANE
perché lo permette ti chiedi permette tutto questo ti senti dire: è una prova che ti dà “dal male trae un bene” anche se non puoi capirlo – allora giustificato dal Suo sangue spezza insieme agli altri questo pane bagnalo di tutte le lacrime del mondo non una briciola si sprechi di questo dolore
187
DELL'INDICIBILE ESSENZA
dell'indicibile essenza -l'altra faccia del giorno- noi sostanza e pienezza
solleva l'angelo un lembo di cielo: in questa vastità soli non siamo: miriadi di mondi-entità ognuno in una goccia di luce
188
DA UN'ONDA DI SOSPIRI
da un'onda di sospiri risalire in sogno la morte
fiorita dal grido di albe di cenere e fermenti di voli nel turbinio del vento
189
NEL GIORNO ACCESO
nel giorno acceso -avvolto nel mantello del vento- sporgersi da una rupe di passione in un amen il ripercorrersi di stagioni di là del mare cogliere il fiore-essenza del tempo sognare d'essere quasi una finzione – la morte un paradosso
190
ARMONIA COSMICA
espansione a irradiare poesia a labbra di luce
indicibile fiore del sangue
191
NEGLI OCCHI FORTI DELLA LUCE
negli occhi forti della luce vive il paese innocente
-dove approdare l'anima esausta di vita dispersa- (una gomena di avemarie porge l'angelo a riva)
192
VASTITA' DI TE SOLO [su un verso di Ungaretti]
vastità di te solo penetrata nei sensi:
nella tua fragilità lo stupore di sentirti una “fibra dell'universo”