FELICE SERINO
POESIE
TRASFIGURATI ANELITI (2)
2014
92 FIUME D'ECHI
fuoco delle attese dove anime si cercano e nell'aria liquida voci annoda il fiume di luce e ricama sospiri
93 IL LAMPO
livida luce a torino questo cielo che non promette la testa sul libro e dei versi che vengono a torturarmi alla mia destra in panchina il fumo di un tizio s'inanella grazieadio sottovento in soccorso il lampo verrà della musa a posarsi colomba sulla mente aperta?
94 QUEL NUGOLO
più quel nugolo di mosche assale il mio “desco” più il mio cuore Lo cerca allo stremo d'una impari lotta
sparire vorrei le volte che nei sogni mi vedo un giuda il cappio a oscillarmi davanti
può la pianta ripudiare la radice? e la corolla che s'apre nella luce odiare la luce?
95 CIELI DI COBALTO
segmenti di luce schizzati dalla tela a colpire i sensi in forma di danza ad accendere i sogni: all'orizzonte lungo le rive degli occhi cieli di cobalto venati in prismatico chiarore dal grido giallo di kandinskij
96 IL GUARDIANO
il mostro è guardiano del labirinto interiore
oh quale dispendio della mente in sudari di calce anelante alla riva primigenia del sangue
l'angelo è di cenere dove grida la carne le ustioni della luce
97 SPAZI APERTI
(a Danilo Dolci)
palestra di vita a formare allievi aperto seme l'anima che s'infinita nei colori del cielo
sognavi la “città terrestre” di là delle notti che si spaccano alla volta del cuore
al rango della luce spazi aperti sognavi per un'alba che sa di nuovo
98 LA MASCHERA STRAPPATA
ti scoprirai alla fine vulnerabile offrendo il costato alla lancia dell'amore
dallo squarcio il sangue redento non ti darà adito di scaricare la tua croce addosso al vicino
la tua maschera la strapperà per sempre l'amore che ti av-vince
99 NON ERA QUESTA LA VITA
non era questa la vita che volevi bambole in panno lenci un amorino più avanti negli anni poi il male che covava nascosto
sedicianni: vita breve ma abbastanza per dirci se davvero hai amato e quanto
da angeli ora sei accolta lì nella casa del cielo non bambole o un amorino per il tuo non-tempo nel mistero di luce corteggi le stelle
99b
RADICI
potrebbe accadere che a volte ti domandi se ti trovi in un sogno o un déjà vu
un sentirti perso: senza un appiglio o un io reale
e vorresti in quell'attimo aggrapparti con l'anima a radici del cielo
-come ad una madre
100 LUCE ED OMBRA
luce ed ombra rebus in cui siamo impronte di noi oltre la memoria forse resteranno o risucchiati saremo ombre esangui nell'imbuto degli anni
guardi all'indietro ai tanti io disincarnati attimi confitti nel respiro a comporre infinite morti
100b
LA MIGLIORE POESIA
quella che devo ancora scrivere -si dice così e sarà vero
è un brusio indistinto a volte come un moto del cuore
a ispirarmi: forse un angelo la cui ala si libra nel mio sangue
ma lettere storte restano scritte sull'acqua
fermentano in me alfabeti che attendono sempre di nascere
101 LA SEPARAZIONE
alla fine del tempo è come ti separassi da te stesso in un secondo ineluttabile strappo simile alla nascita quando ti tirarono fuori dal mare amniotico luogo primordiale del Sogno stato che è casa del cielo
102 QUESTO IMPROBABILE AZZURRO
(risposta da un corrispondente immaginario)
che ne so di questo improbabile azzurro rarefatto e mutevole scandaglio il mio tempo-clessidra di sangue emotivo attendo giungano da un dove un'eco un nome guardo in fondo al pozzo degli anni l'ombra dei miei io perduti o semmai vi tremi sospeso l'angelo che dici
103 CONOSCO LE VOCI
conosco le voci che muoiono agli angoli delle sere
conosco le braccia appoggiate sui tavoli nel risucchio delle ore piccole l'aria densa e le luci che lacrimano fumo
e lo sferragliare dell'ultimo tram la nebbia che mura le strade
conosco i lampi intermittenti della mente i singulti che accompagnano quel salire pesante le scale la morsa che afferra e non sai risponderti se la vita ti scava
e il freddo letto poi fuori dal tunnel un altro mattino
104 NOMADE D'AMORE
la Tua luce abita la mia ferita che trova un lieto solco nel suo risplendere
Tu a farti bambino ed ultimo
per accogliere il nomade d'amore dalle aperte piaghe
105 UNO DI QUEI SOGNI
quando sai essere un sogno e ne esci
o vorresti trattenertici
trovandoti davanti a un mare sconfinato fasciato di luce vivissima
dai colori caldi da far vibrare l'anima e i sensi
quasi un flash
frammento di sogno vigile
come fosse solo dipinto