FELICE SERINO
POESIE (2002 – 2009)
DENTRO UNA SOSPENSIONE (2006)
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SE QUESTO MONDO
se questo mondo ti ha forse deluso è perché ho lasciato che ti perdessi e dal tuo vuoto mi tendessi le mani
su me che sono altro scommetti pure la tua vita di me non vergognarti: ho offerto il mio Essere carne e dio al supplizio del legno mia rivincita d'amore
sono il mattino che ti coglie cuore di madre
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LETTERA (frammento)
non angustiarti se non sai pregare
se preghi con la testa tra le nuvole
lo fai e bene se spandi su foglio metafisica luce
e il soffitto ti si fa cielo
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E' IN TE NELL'ARIA
è in te nell'aria sottile la senti la mancanza di vita piena ma è regale regalo questo rapido frullo d'ali atto d'amore non affidarlo nelle mani del vento
sii àncora gettata nel cielo
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E' VELO CHE CADRA'
è velo che cadrà la carne
rendere fruttuosa la morte perdendo la vita
(rovescio dell'io tra nome e senza nome)
ma è l'amore che mi sceglie
(nudo alla luce)
ho sognato d'essere trasparente
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VISIONE
imbevuto del sangue della passione un cielo di angeli folgora l'attesa vertiginosa nella cattedrale del Sole dove ruotano i mondi è palpito bianco la colomba sacrificale
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QUEL SORRISO
oltre lei forse fra le stelle dura quel sorriso che nell'aria ti appare ora sospeso come fumo
lucido incanto il tuo sperdutamente altrove - l'ha disperso il vento
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VERTIGINE DEL VUOTO [leggendo E. M. Cioran]
sognandosi al di sopra dei precipizi le vene cariche di notti carpire qualche vertigine all'Abisso
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ELEGIA DELL'ULTIMO GIORNO
ormai è passata come tutte le cose dell'aldiqua prendila come un sogno anche se sogno non è questo nell'ultimo giorno avrò da dirti fratello a me nella carne e nello spirito marchiato a fuoco ma tutto questo doveva accadere ti dico perché “si compissero le scritture”
ora m'incolpi del mio silenzio e Tu dov'eri mi chiedi quando a migliaia venivano spinti sotto le docce a gas Io ero ognuno di quei poveracci in verità ti dico Io sono la Vittima l'agnello la preda del carnefice quando fa scempio di un bambino innocente Io sono quel bambino ricorda “quando avete fatto queste cose ad uno di questi piccoli l'avete fatto a me”
anch'io in sorte ho avuto una croce la Croce la più abietta la benedetta anch'io ho urlato a un cielo muto e distante Padre perché
perché solo mi lasci in quest'ora di cenere e pianto
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DAL DI FUORI
precipitati da un primo mondo di luce indivisa - essere qui e insieme altrove
dal di fuori il pulsare dell'universo impregnato di dolore e di canto
questo dolore questo canto: ne siamo l'essenza
siamo volti che galleggiano sulla superficie di un sogno
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RISVEGLIO
tra le pieghe della storia
c'è sempre il maligno
che strappa
le più belle pagine di poesia
un giorno i morti risvegliati da pioggia d'uccelli le ricomporranno in musica celeste
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SOSPENSIONE
un camminare nella morte dicevi come su vetri non conti le ferite aspettare di nascere uscire da una vita-a-rovescio
riconoscersi enigma dicevi di un Eterno nel suo pensarsi
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SCONNESSIONE
pensavi guadagnare la chiarezza? la vita imita sempre più il sogno nelle sconnessioni avanti con gli anni
ti coniughi ad un presente che s'infrange dove l'orizzonte incontra il cielo: e ti sorprendi a chiederti chi sei oggi da specchi rifranto e moltiplicato mentre il tempo a te ti sottrae
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SPERDIMENTO
silenzio-ombelico di luce - affondo in vertigini di cielo
... unforgettable... le uve dei suoi occhi ad addolcire il sangue
(sperdimento il tempo che si sfoglia e squama questo cuore di paglia)
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ALZHEIMER
dello stupore della vita egli non ha memoria né dell'infanzia né di un amore ora intagliato in una finestra consuma giorni in attesa che gli si sveli il paese della meraviglia – dove la mente come un sole si e s p a n d e
132 SOTTO UN MUTEVOLE CIELO
[leggendo Sandro Penna: una cheta follia, di Elio Pecora]
sotto un mutevole cielo chiuso nel tuo grido di diverso
cresce la luce a cui vòlti le spalle: voglia di sparire dentro un sogno o restare nell'ora dolce dei vivi
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LASCIATE CHE SOGNI
lasciate che sogni il paese delle più dimenticate musiche dove vibra la segreta stella del mio sangue il paese del Tutto dove nel tutto esisto senza limiti in una infinita danza dove sono la danza
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LA NOTTE LATERALE
unghie crescono nella morte il gravitare dell'ombra che ti segue a lato – questo sentirti enigma vederti nel sogno moltiplicato da una vertigine di specchi a scalare la notte
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MORIRE A RITROSO
amiamo ciò che passa legati eppur distanti a corpi di carne mentre il tempo scava lento per noi e per la morte che buca la notte è un morire a ritroso finché si esce da questa vita da questa morte
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PREGHIERA
spogliami Signore da questa morte che mi veste lasciami rifugiare come un uccello bagnato nel tuo dolcissimo abbraccio di madre che racchiude il respiro degli oceani il poema del vento ch' è onda di suoni e soavissimo amore fa' che nello specchio del cielo mi pervada l'angelica ebbrezza del girotondo planetario non prima che quest'anima indegna si lavi nel sangue di tuo Figlio
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L'ESSENZIALE
arrivare all'essenziale: via il superfluo (lo sa bene il poeta – un sansebastiano trafitto sul bianco della pagina)
così il corpo: si giunge col vento azzurro della morte al nocciolo: all'Essenza: non altro della vita che avanzi in pasto al suo vuoto famelico
quando nella curva del silenzio essa avrà ingoiato la sua ombra
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NON POSSIAMO CONCEPIRE
non possiamo concepire come chi ci ha lasciati in un fresco mattino di settembre ci appaia più grande si espanda corteggiando le stelle questo è parte del mistero non dover essere ma essere-di-più in pienezza e perché poi ti sconcerti che l'io debba disintegrarsi con la sua tronfia ruota-da-pavone quest'io a cui credi appartenere?
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NEL BUCO NERO DEL GRIDO
nel buco nero del grido s'attorciglia la spiralante vertigine di munch
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LA PARTE CELESTE
vera rivoluzione sarà l'oltre: mi sveglierà nel sole in un paese innocente *– il cuore s'irradierà di gioia piena nella vertigine della luce – ricongiunto alla parte celeste puro tornerà alle origini – perso e ritrovato -
al seme della meraviglia
- da un verso di Ungaretti
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AD ALTEZZE SEGRETE (volontariato)
sperimentare l'Indicibile
spendersi in un percorso di amore il cuore aperto ad altezze segrete
sperimentare l'Altro da sé nel diversamente abile – pasta da modellare: ci affondi le mani e ci rivolti la vita - lui ti ricambia con l'oro di un sorriso
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RAMMENDI AZZURRI (per il 25° anniversario di matrimonio)
in braccio al vento questo giorno dai rammendi azzurri