FELICE SERINO
POESIE
COSPIRAZIONI DI ALTROVE
2010
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A STEPHANE MALLARME'
tenue rosa d'albore
nel cuore fiorite di cielo
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DENTRO SILENZI D'ACQUE
sul lago s'è alzata la luna dentro silenzi d'acque è dolce la luce nel respiro delle foglie una smania che dilania abbraccia i contorni della notte
(2010)
27
HO SOGNATO DI ESSERE TRASPARENTE
vortico in un vento di luce
da fenditure di un sogno spio il mondo
(2010)
28
CONSAPEVOLEZZA DELL'ESSERE
tanto piccolo sei e disperso come pulce sul dorso di un mulo *
ma il cuore che non può morire infiniti universi racchiude
*da una frase di Erri De Luca intervistato dopo il terremoto di Haiti
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EMANUEL SWEDENBORG
lasciami entrare nel tuo sogno adesso che col soffio di Dio ne scrivi pagine ineffabili pensieri pettinati di luce eccelsa danza dell'aria dalle labbra della notte stanotte mi pare udire da un-dove-che-non-so una sinfonia da musica delle sfere
lascia emanuel che entri nel tuo Sogno
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NELL'URLO
nel giro delle braccia le acque del mutamento – le mani a impugnare il limite
penetrare in sé nel profondo – eredità di cicatrici – dove si tende una strada nel cielo
rigenerarsi nell'urlo della croce
(2010)
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UNA LUCE
non sarai tu a scagliarla la pietra che negli anni sfasati più d'una volta tornasti contrito a casa anche se non t'accolsero braccia festose che ti specchiasti nel fondo più nero del nero pure se non s'udì canto di gallo quando tradisti la vita spinto ad un atto anticonservativo che infine piegato dalla croce una luce a forma di un angelo fu a strapparti dall'oscenità del tuo tempo facendoti espandere in un'emorragia di versi e di energia positiva che nel viola del tramonto fosti padre e ora nel tempo declinante sarà forse tua figlia che ti farà da madre
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GIORNI ORFANI
piange il mio spirito nell'usura dei giorni orfani di poesia
la morte della Bellezza
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ALBERI CHE CAMMINANO
[ispirata a un intervento di Erri De Luca per Emergency]
a Madre Teresa e altri 'grandi' fino a Gino Strada
il cieco della parabola vide quel giorno allucinate figure uomini a forma d'alberi che camminano
oggi dallo scrittoio del cuore vorrei dirti gino che insieme a te si alzano dalla radice del bene
alberi che camminano anche se quasi nessuno li “vede”: santi di questo tempo
(2010)
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VOLTI AL CIELO
(ai martiri della cristianità)
(testimoni - non maestri coi loro fiumi di parole)
vòlto al cielo colui che grida nel deserto – l'uomo pneumatico – *
in visione celeste rapiti e fulminati sull'altare le mani a benedire – rosso fiore sul petto -
*per San Paolo è l'uomo spirituale
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NIENTE DA PERDERE
appollaiata sulla tua spalla dalla culla se la pensi ogni giorno quando ti radi o vai a letto è per esorcizzarla o scacciare la paura dell'ignoto fartela amica
la morte
-essa non dissimile dalla vita: seme che trama nel buio cospirazioni del nascere-
e dunque: niente da perdere col disfacimento se oltre il fragile apparire sarai tutt'uno con l'immenso corpo cosmico nell'eterno girotondo dei pianeti nel sorriso di Dio
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DAI CIELI DEL SOGNO
precipitare dai cieli del sogno fino all'età adulta richiami di sapori di voci l'odore del mare inalare il vento salato sibilante sotto le porte - gibigiane echi liturgie di memorie l'iniziazione del sesso i segreti
cieli dell'adolescenza passati come in sogno
(2010)
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IL RAGGIO VERDE
[ad Agnes (Madre Teresa)]
filtra raggio verde dalla porta della conoscenza
vi accede l'anima assetata in estasi
sanguinando amore
(2010)
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ABITO CELESTE
(parusia)
“tutta la creazione geme...”
1. da sogni di vetro e da pioggia d'uccelli sarai risvegliato
e di luce rivestito
(staccato il pungiglione alla morte)
2. e la tua lucy? e il tuo rex? questi un'animula non sai se ce l'hanno
di certo gli manca il senso del trascendente essi non si sporgono sulla loro morte a cogliere il proprio profilo finito
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GRAFFIO
[leggendo “Lume del tuo mistero” di Giovanni Giudici]
graffio di demone mi brucia seguitando sua scia di miele
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SOGNO BAGNATO
[dalla parte dei traditi ed uccisi]
vedere l'angelo della morte entrare nel mio sogno
ed io riverso sul selciato lo stupore del sangue le viscere nelle mani
“tu quoque brute” ... per mano di chi si credeva amico
(2010)
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NEL GIRO DI POCHE LUNE
questo corrermi nel sangue del transeunte l'istante mai vissuto appieno
questo accadermi
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COSA RESTERA'
siamo mistero a noi stessi cosa resterà quando dopo di noi sarà a sopravvivere finanche l'albero vetusto del giardino di fronte e le suppellettili e i cari libri
la tua la mia storia scritta sull'acqua
(2010)
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PREGHIERA
dinanzi all'Assoluto misericordia mi vesta di un abito di luce
amen
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VERTICALITA' (AL NEGATIVO)
carpe diem epoca di trapasso il linguaggio i riti stravolti (e la famiglia? – e la sacralità della vita?) “civiltà” del ludibrio verticalità saccente di chi si crede dio l'autentico violentato dal mediatico narciso edipo in annuvolati cieli ingombranti la psiche l'aprirsi in essa di crepaccio -la sua bocca ad urlo
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IL SOGNO
(insensatezza della storia)
il sogno di riavvolgere il film della vita
utopia – sebbene affrancato è il cuore
dall'essere eterno e mortale
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ERA IL PROFUMO
nel mezzo della notte un ululato alla luna (o mi è sembrato?) ho fatto che voltarmi dall'altra parte come in un sogno lucido mi vedevo librare oltre le nubi in levità l'altro lato mi appariva il versante luminoso di ancestrale armonia esso non era che il vissuto compreso in una bolla d'aria un frammento d'eterno mi espandevo su quel versante lucente linea sottile del sonno dove poesia era il profumo del mare mare aperto
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SEI DEL CIELO
chiedere a Dio quella protezione che il mondo non può dare
rifugiarti a quel nido dove Egli attende come una madre il suo piccolo perduto
nuda allo scoperto sei creatura nata per la terra -ma del cielo-
dove sempiterna dimora Compassione
(2010)
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INVERNI
quanti ancora ne restano nel conto apparente degli anni incorniciati nella finestra i rami imperlati di gelo e la coltre candida che copre anche il silenzio dei morti
immacolato manto come una immensa pagina bianca la immagini graffiata da due righe di addio il sangue delle parole già rappreso mentre è lo spirito a spiare da un lembo del cielo
(2010)