FELICE SERINO

POESIE

VITA TRASVERSALE

LE VOCI REMOTE

2017

1 LE VOCI REMOTE

un'accoppiata di parole o una frase sentita o letta risuonano e sono una fitta nella mente che inizia a elaborare

il letto del fiume è un sudario che raccoglie le voci remote delle anime in sogno fermatesi lì sotto la luna menomante

2 ONDIVAGHE MACERI PAROLE

quando ti rigiri tra le lenzuola -ondivaghe maceri parole dove latita il cuore- somigli al gabbiano ferito che solo in sogno ritrova il suo mare – la vita altra

3 SOGNO DI CUPIDO

aleggiavo “per l'aere” -io figlio di Venere- o era il mio doppio incorporeo che con molte frecce al suo arco germinava amore

vedevo nel tempo di Veneralia in un cielo quasi dipinto splendere carnale fiamma

[Veneralia: festività romana celebrata il I° aprile, dedicata a Venere Verticordia (“che apre i cuori”).]

4 FUOCO AZZURRO

lascia che sia più che naturale da una forzatura un pastrocchio ne verrebbe come l'idea di ritagliare lettere per “confezionare” una poesia

fa' che sia lei a visitarti col suo azzurro fuoco ti salga fin dalle viscere ti cali nell'humus della parola

5 LA GRANDE AVVENTURA LA VITA

“marinaio col mal di terra” se mai ne perdessi il gusto -della vita

dal cuore della zolla il verde grida sempre vita rinasce all'infinito

lei è mamma-chioccia -travalica la morte col suo tepore-amore

6 GENERAZIONI

eccoti un ectoplasma ovvero un antenato a sentenziare da un aldilà -non sapete neppure vestirvi

-bella forza: voi con i vostri doppiopetti vi credevate dio in terra o guappi noi casual-cibernetici della libertà siamo bandiera grida il rosso del nostro sangue nelle piazze

per le ginocchia aria di primavera

7 ELUCUBRAZIONI

dicono esce dalla testa il corpo astrale parto della mente

è sempiterna la mente come il reale che in sogno appare

liquida luce – oltre la mente solo ombra o niente

8 PRIMAVERA CANTERINA

di verde in chiome folte natura si riveste

a specchio di sole -sangue di primavera- becchetta l'immagine nell'acqua il chiurlo e ti fa il verso se abbozzi un motivetto

9 L'ESTRO

rischiava la galera chi procurava cibo ai fantasmi era l'editto del castello

pure l'intrepido ragazzino Arthur R. giocava il tutto per tutto pur d'avere in cambio versi “divini”

o più probabile fosse solo un sogno e lui stesso sogno nel sogno e i versi parto del suo estro

10 MONDO DI LUCE

m'invitano i miei morti a una uscita fuori porta amano farmi partecipe del loro mondo m'avvedo dagli occhi lucenti e i sorrisi complici ch'è molto molto gradita indispensabile quasi la mia presenza ché senza orfani sarebbero e tristi forse pur essendo estraneo al loro mondo di luce

11 IO SONO IL MARE

danzi su creste d'onde gabbiano Jonathan io sono il mare l'immenso desco su cui ti posi -ti guizza nel becco preda lucente- io sono il mare tua madre se in burrasca vieppiù in simbiosi siamo ti abbraccia il mio cuore trasparente di salsedine

poi per l'azzurra volta ti vedo svettare – verso profondità di cieli

verso quella libertà che aneli

12 L'INNOCENTE

già l'immagino i titoli “classe 41 – stecchito da una raffica”

ho a volte il pallino -farneticare dell'età- che d'improvviso qualcuno mi spari da un'auto che rallenta e poi via -come in una scena da gangsters -è fantasioso ma freddamente reale

dove -si sa- a pagare è chi non c'entra un bel niente

13 FUMATORI D'OPPIO

figure inconsistenti come carta bruciata sbriciolata d'un soffio

e alberi che camminano capovolti e navi di nuvole

visioni aleggianti nelle stanze del tuo sangue

Jonas preso nella rete dei fumatori d'oppio

14 SE QUALCUNO E' A SPIARTI

lasciartele scivolare addosso -dici- distaccarti sempre più dalle cose finanche da questo

corpo: vederti presente a te come nel sogno – quasi evanescente

sogni e sei sognato - mondi speculari

vedi: se qualcuno è a spiarti

non sei che tu da un altrove

15 SOGNARMI

sull'otto orizzontale librarmi etereo

piume d'angelo a coperta di cielo

16 SE LASCI CHE LA VITA

il moscerino che taglia nella luce del monitor l'ultima tua poesia riveduta

sembra imbeversi del sangue delle sillabe

in questo minuscolo essere smarritosi nella sua realtà-sogno

vedi te stesso se lasci che la vita ti conduca lungo i labirinti viola della mente

17 TRASMIGRA IL TUO GIORNO

compiacerti dei tuoi beni? ma dimmi cosa ti porti di là?

lasci pure questa veste oggi affidata nelle mani dei “restauratori”

-la vecchiezza un obbrobrio!

ecco vedi trasmigrare il tuo giorno in sudari di calce

18

ED E' SANGUE IN LUCE

esilio di carne anse d'ombre

ed è sangue in luce l'ancestrale fiorir d'appigli

a schiudere il giorno

19 SIMBIOSI

di notte sto bene con me e l'altro

sono io l'altro che -c'hai mai pensato?– non proietta ombra ombra di me è il sogno

come un bambino avvolto dal regno delle ombre affido tutto me stesso alla notte

20

COMPLICE L'OMBRA

non un posto al sole non m'ispira il tipo lucertola

ora dove sosto un venticello spira che mi pettina i pensieri aggrovigliati nel cielo della mente

dove un abbozzo di poesia inizia a mettere ali

21 IL LA' PROPIZIO

quando sperimenti il fantastico e non focalizzata l'immagine salta sul video della mente

quando magari è Borges a darti l'abbrivio il là propizio dal suo cielo d'esagoni e sfere

[ultimo verso: ispirandomi a “Finzioni”, di Jorge Luis Borges]

22 DOVE PALPITA IL SOGNO

da una dimensione parallela il Sé in me rispecchia la sua primaria origine punto dell'eterno dove palpita il mio sogno di carne e cielo

23 TESTIMONI

di sole indorate distese a maggese ricamate di fiori di sangue per mano assassina tramante nell'ombra

vòlto al cielo: testimone non “profeta” di panegirici fulminato a due passi dal luogo di culto le mani ancora nell'atto di benedire

-come in un tempo sospeso l'oscillare di grani di rosario

24 LA CARA MUSA

ti ci arrovelli ma non trovi soluzione ti ha lasciato a metà la cara musa

sei come quell'albero reciso la cui ferita bianca non si vede sanguinare

25 SIC TRANSIT

confidare nelle cose che passano è appendere la vita al chiodo che non regge

è diminuirsi la vera ricchezza -arrivare all’essenza

lo scheletro la trasparenza

26 RICORDA

[ispirandomi a David Maria Turoldo]

sei granello di clessidra grumo di sogni peccato che cammina

ma sei amato

immergiti nella luminosa scia di chi ti usa misericordia

ritorna a volare: ti attende la madre al suo nido

ricorda: sei parte dell’Indicibile – sua infinita Essenza

pure nato per la terra da uno sputo nella polvere

27 AD ALTEZZE SEGRETE

(volontariato)

spendersi in un percorso di amore il cuore aperto ad altezze segrete

sperimentare l’Altro da sé nel diversamente abile – pasta da modellare: ci affondi le mani e ci rivolti la vita

lui ti ricambia con l’oro di un sorriso

28 CLOWN

la tua magia è fumo che vola sul tempo fra palpebre d'aria

l'ora si fà elettrica nel cielo di un capriolare d'umori

29 ESPANSIONE

il sogno è proiezione? o sei tu in veste onirica uscito dal corpo?

sognare è un po' essere già morti

come nell'oltrevita e l'essere si espande si sogna moltiplicato in fiore atomo stella

appendice? o espansione è il sogno?

30 NUDO ALLA LUCE

è velo che cadrà la carne

rendere fruttuosa la morte “perdendo” la vita

rovescio dell'io tra nome e senza nome

ma è l'amore che mi sceglie

-nudo alla luce

ho sognato d'essere trasparente

31 QUELL'ETA'

siamo quelli di un'età ahimé biasimevole se la moglie impreca per la camicia ricamata di sugo

“l'altra faccia” -a firma di arabeschi di sangue sulle strade- quell'età da sballo

32 ALLUCINOGENI

corrono brividi nel sangue psichico

dentro l'occhio di Selene ondeggia distorto volto d'angelo

bruciarla la vita sul filo della notte liquida

33

SANTO CHE SOFFRI

Amore inchiodato alla croce Sole che apri spiragli nei cuori di carne Luce che accechi i potenti

t'incontriamo nel povero ma non ti conosciamo come Pietro al canto del gallo cosa mai saremmo senza di te che hai sepolto per sempre la morte chi mai saremmo se di te facessimo a meno

l'ultimo giorno verrà e noi perduti perduti per sempre senza di te

Santo che soffri che ci ami fino alla morte

[Il titolo è preso da Ungaretti]

34 TUTTO E' PREGHIERA

una farfalla è una farfalla ma tutto un mondo nella sua essenza

la natura riflesso del cielo è preghiera ogni respiro ogni sangue vòlto verso l'alto è lode

l'anima nel suo profondo in segreto s'inginocchia e piange

35

SPRAZZI DI LUCE

non riesco a saziarmi di Te

penetri nella mia vitrea solitudine con sprazzi di luce come attraverso una smagliatura

36 LA CARA MUSA 2

giungerà con quest'aria incendiata tra un ghiacciolo e un bagno la cara musa latitante da giorni

intanto afose notti inzuppate di sogni hanno complice una luna menomante

37 DIETRO UN'ALBA CADMIO

ha dipinto nel tempo il suo “capolavoro” di nulla? -spuntato da duemilanni il suo pungiglione

dietro un'alba cadmio il nero dove ogni volta la ricacciamo -nell'oceano di energia miseramente essa si spegne

l'humus si nutre di vermi e foglie: non si rinnova la vita mangiando se stessa?

in un palpebrare di luce del sangue l'aprirsi in fiore

38 SU ASSONNATE RIVE

su assonnate rive uno scorcio si frange di tuo vissuto: i tanti io disincarnati i tanti ingoiati – non hanno più ombra che nel sogno nell'onda del sangue

39

VIVE UNA LUCE

vive nell'akasha una luce che custodisce quel mosaico che dici destino

tu sei l'ombra del Sé: l'alterego o se vuoi l'angelo che ti vive a lato nei paradossi della vita

40 FRATTO IL TEMPO

fratto il tempo dove è ritrarsi di vita come da risacca l'onda

il mostro a tratti ghermisce la memoria che vuole eradere ricordi

l'angelo è cenere dove gridano ustioni di luce

41

INVETTIVE

[a Padre Pio, tacciato di impostura]

una parola un fendente

minimizzi

l'orgoglio un ordigno inesploso

carità ti accompagnerà nella polvere

42 TENTO VERSARE VERSI

tento versare versi sulla chiara facciata del foglio

“navigare di nuvole pigre” -questo l'incipit ma ahi cara musa son già qui arenato

potrei imbastire una rima tipo fiore-amore o scrivere il verso più bello dettatomi in sogno

pure fibrilla nel sangue un qualcosa che non saprò dire

43

NELL'OLTRE

imprigioniamo paure in mantelli marchio privacy ci genuflettiamo a ipocriti sorrisi

nell'oltre non ci son porte e chiavi è tutto -in trasparenza- un fondersi di sguardi

44 COL TUO CORPO D'ARIA

[A Mirta Rem Picci, 44 anni, suicida il 17.7.17.]

ti attirò lo strapiombo del vuoto mentre mani cercavano afferrarti

un buco nel cuore hai lasciato Mirta al tuo amorevole amico

ora danzi il flamenco che amavi col tuo corpo d'aria

e da un altrove “detti” poesie quelle che non hai avuto il tempo di scrivere

45

CASA DI NUVOLE

a volte non è ancora poesia ma la sua forma possibile

lasci che fluttuino parole che essa prenda sangue e voce

ti lasci condurre e non sai dove ti porti -dimorerà la poesia forse in una casa di nuvole