FELICE SERINO
POESIE
PROSPETTIVE 2
28 Colpo di sonno
sentirmi inclinare da un lato mentre davanti al pc “guardo” un film e per una strana associazione di idee pensare per fortuna non guido più
non per un colpo di sonno ma l'abbaglio rischio reale per il distrofico di andare fuori strada
29 L'oasi
conti sulle dita della tua vita le fasi ne rimpiangi la prima prima della luce
quando non distingui realtà da sogno e
da sotto le “palpebre” segui la barchetta di carta nel tuo cielo-mare amniotico
dove il tuo orizzonte è un'oasi da cui uscirai con un grido
30 Candido
ti senti come una barca nel bosco un marinaio col mal di terra
non sei di quelli che saltano la cavallina ti levi al canto del gallo un brodino a sera per scaldarti le ossa
una frase tagliente ti scivola addosso non sanguini
31 Il Sé
niente paura saremo rinati
(e il corpo? dismesso l'abito d'affanni)
abiteremo il posto primevo luogo-non-luogo dove l'altro è il Sé
32 In treno
gambe accavallate la bionda platino all'anziano vis-a-vis risveglia sopite voglie
alberi case fuggono via lo sferragliare induce sonnolenza
33 Immortalare
immortalare il momento – la foto è sfocata
immagine scivolata nel gorgo del tempo
così di te: appesa all'attimo dietro l'occhio un'ombra stampata
34 Malgrado tutto
cervelli vuoti a perdere si schiantano contro un albero o un palazzo facendo parkour malgrado tutto le piste da sci son sempre frequentate (non v'è manna senza ingegno d'uomo) i monti si vestono sempre meno di bianco l'uggia pervade anche il cuore lascia a desiderare il sorriso del sole
35 Il ciliegio
(in memoria di A.)
ad ogni morte c'è resurrezione
primavera: davanti casa il ciliegio è fiorito – tu aleggi sopra la tua morte apparente
36 Pilato
oggi Cristo potresti vederlo su un barcone tra gli emigranti o al valico di frontiera portando insieme a loro la croce
come in un sogno atroce vedrai pilato distogliere lo sguardo dalle purulente piaghe
ci si dovrà aspettare forse discendano “gli dei” su un mondo malato?
37 Mi attraversa il tempo
non ho difese alla luce porto occhiali scuri dormo poco e male
sempre più brevi le passeggiate
il tempo mi attraversa la testa che sperimenta nuovi voli pindarici
38 L'intoccabile
lo scoprono con le mani nella marmellata e ci si meraviglia se ha spalle ancora larghe lui intoccabile coi sacrosanti privilegi di cui godono i governanti stiamo lavorando dice usando il plurale maiestatis la poltrona quella non gliela sfilano da sotto la poltrona è sempre calda
39 Il viaggio
il soma è l'imbarcazione dell'anima in questo viaggio d'Odisseo
ulissidi lo siamo a solcare aperti mari
per approdare sulle rive del mistero di noi
in infinito espandersi nell'armonia dell'universo
40 Un ragno tesse
uscirai dalla vita con le ossa rotte dappresso ti sta l'ombra di serpe che agita il tuo sonno gli offri i tuoi passi da sonnambulo e il sudore di sangue emotivo dove un ragno tesse di versi una tela
41 Nuove ali
impastato di terra e sogno quest'essere scompensato
-gravezza di carne -invidia di voli
lo attendono nuove ali a solcare l'indicibile
42 Cinico
sospetti anche della tua ombra il tuo vagare cane di nebbia dove ti porta se rifiuti la mano tesa e al garbato gli dai “li mortacci” tu creatura di terra nell'ora estrema degnerai il cielo di uno sguardo?
43 Preghiera
(Padre Pio da Pietrelcina)
irrorami della rugiada del Tuo Spirito questo cuore martoriato
in una violacea alba di passione indegno mi prostro sgabello ai Tuoi piedi
44 Come saremo
immagina una luce di mille soli che è in te e tu nel Tutto
immagina: un' inconcepibile ma possibile ubiqua entità in un donarsi d'amore universale
e ancora proviamo ad immaginare Lui che ci rivolta come un guanto
45 Itaca
averle coperte le spalle le volte che ti giungono strali dall'alto dov'è assisa nemesi che proietta ombre di morte
t'abbeveri alla fonte della grazia sebbene non eviterai t'investano procelle negli anni prima d'intravedere l'itaca celeste
46 Nel mio cielo
le belle nuvole che vestono forme d'animali i cari animali d'acqua terra e cielo i cumuli i nembi io li vedevo nel mio cielo con occhi innocenti lassù incantati immaginando quella la sede del paradiso
47 Allumare
il non detto esplicito tocca più del dire – dal profondo un allumare
(il sasso gettato dal capriccio della musa apre cerchi nel lago dello spirito)
48 Proiezioni
proiezioni del Suo pensiero siamo vaganti tra realtà e sogno – in cerca d'un'isola felice – viaggio nell'infinito di noi
isole noi stessi – pure ognuno anello d'una catena senza inizio e fine
49 Cuore aperto
pagina aperta cuore aperto: la poesia ? di tutti
la parola spira col vento -vento di luce-
espone la sua ferita creaturale
50 Domani credi giungerà
come canta vasco a questa vita non sai dare un senso domani credi giungerà un come un quando
all'alba le finestre avranno occhi nuovi per la meraviglia espansa nella misterica luce
51 Come il seme
domandarci se siamo bolo di questa vita
o come ungarettiane foglie
o semmai ci troviamo a galleggiare sulla superficie di un sogno
un chiederci qui disorientati — mentre
come il seme nella terra ci si aspetta di nascere alla luce
52 L'approccio
ai primi tentativi tremavo come una foglia la vocina mi diceva buttati anche a rischio di una sberla ma se usi le buone maniere (te le avranno pure insegnate) sta di fatto che ogni volta mi bloccavo — poi negli anni mi emancipai e oggi mi viene da ridere mi spiegò a suo tempo un'astrologa che la causa era una brutta opposizione venere-giove prima e settima casa già alla nascita e che coi transiti di là a breve veniva a sciogliersi
53 Fedeltà alla vita
(ad Aleksandr Solþenicyn)
fatti per la meraviglia la tenerezza l'amore
alla gerarchia e all'odio opponiamo il tuo j'accuse in virgole di fuoco
una vita fedele alla vita -allodola trafitta-
54 In ondivago esistere
impregnato di Spirito Santo mi specchio nella città eterna in ondivago esistere del sogno
55 Silenzi d'acque
silenzi d'acque - langue la luce -
e smemora
un grande lenzuolo avvolge gli alberi le case