FELICE SERINO

POESIE

PROIEZIONI

1

Dove bellezza fiorisce

(ascoltando: waltz no 3 “Dance of heaven” di Shostakovich)

dove bellezza fiorisce ti vedo angelo della volta piegato su curvature di luce

istanti in fremiti ascolto dove piove melodia su corde del cuore

(Nota: Non da meno il più noto waltz no 2 ne “Il Gattopardo”)

24.2.25

2

Fragilità

volare - la meraviglia della sospensione nella turchina rarefatta aria -

invidiare quegli ossicini cavi delle creature del cielo e del “falco alto levato”

mentre nell'assedio degli anni una fragilità di ossa come vetro

(tra virgolette un'espressione di Montale)

3.3.25

3

Distrofia

di pomeriggio o mattina camminate sempre più brevi

finisce che lo guardi dalla finestra il mondo

lo spettro della luce ti richiama lacerti d'infanzia

porti occhiali scuri il sole un distrofico lo acceca

12.3.25

4

In sogno

mi appari in sogno Ungà - “questa la puoi migliorare” e sbirciando il foglio mi strizzi l'occhio

ah poter appoggiare alla “tua” balaustrata questa febbre il daimon che mi tiene

17.3.25

5 Sotto tante lampade

non ne mangia mai il cestino le tieni tutte anche quelle un po' così che fanno arricciare il naso -è un peccato dici sono tue creature

ah i critici! ti denudano l'anima sulla pagina-lenzuolo sotto tante lampade

18.3.25

6 Nulla si perde

nulla si perde tutto si trasforma – mi dici quasi divinassi – riflessa nella vetrofania del cielo – metà del viso in ombra – mi guardi in tralice – alle spalle una luce quasi ultraterrena

22.3.25

7

Untitled

stamattina mi trovo disperato non so sarà stato il sogno di quel tizio che inseguivo per avermi derubato finì che volò giù dal parapetto di un piano altissimo stamane non trovo più il cuore la primavera ha il sorriso dei fiori mi bacia la fronte appoggio la disperazione su una panchina

27.3.25

8

Dietro il velo

“vi ho dato un soma da gestire entro un mondo transeunte non lo profanate in gozzoviglie epifanie del nulla”

Io Sono sentenziò parlò la Luce - indi si ritrasse dietro il velo di maya

30.3.25

9

Volare basso

un volare basso s'invischia nella melassa d'infantili ricordi

quando la luna era lo scrigno dei sogni

e un'altalena dondolava corpi d'aria

a fare la vita leggera

3.4.25

10 Penso dunque sono

tendo le braccia nella luce dai rami pendono aborti -il sangue delle visioni

sono io il sogno io che mi “vivo” in un mndo parallelo apparente

4.4.25

11 Nell'oltre

(al fratello minore)

più sù sei ora dove lo spirito aleggia

e tu dicevi chissà di là ci dev'essere qualcosa ora che sei nell'oltre non potrai darcene notizia

ma pure c'è Chi vede ora il tuo levarti leggero su quel levante d'impellente nascere

6.4.25

12

Come un mantra

mi desta un motivo nella testa mi crogiolo ancora un po' tra le lenzuola vorrei portarmi dentro quelle note nel bere il caffè poi per strada per il resto del giorno come un mantra ma incombenze me le fanno svanire come acqua nel cavo delle mani chissà mi chiedo se verranno ancora a deliziarmi il cuore

14.4.25

13 Proiezioni

porta senza pareti vi si entra di taglio a guisa d'un foglio vaghezze ondivaghe in meandri d'inconscio lì incontri i tuoi morti gli occhi forti di luce -proiezione di te vano decifrarti sei mistero che vive

15.4.25

14

Fonemi

abusi della rima fiore-amore trita e ritrita sali aerei precipizi di fonemi e arditi ossimori ti suona un verso sdrucciolo ti dai un tono col “tu” montaliano

21.4.25

15 Vedevamo il berretto spuntare

si scendevano di corsa le scale fin giù in strada se la mamma brandiva il battipanni * quella volta l'avevamo fatta grossa era andata in frantumi la lampada davanti al Sacro Cuore giocando con una palla di carta “quando viene vostro padre vedrete” era la 'minaccia' ma già l'ira sbolliva

dalla finestra -al crepuscolo-
vedevamo il berretto spuntare era il papà che staccava dal lavoro in caserma poi una lavata di testa e tutto finiva lì . *In occasione di qualche malefatta diventava il protendimento del suo braccio. Le volte che glielo nascondevamo lei riusciva sempre a ritrovarlo.

24.4.25

16

Né in cielo né in terra

“ti prego fa gettare nella massa operaia” apri gli occhi: h 7.32 giusto come ogni mattina

cosa vorrà mai dire – pensi e ripensi: un nonsense che più nonsense non immagini

sarà forse spunto per una fantasia che generi una nuova poesia?

29.4.25

17

A Papa Francesco

grazie papa Bergoglio grazie di tutto non sia mai non voglio venga insozzata l'aureola dai detrattori che ti odiano tu orifiamma tu sulle orme di Cristo che benevolo hai difeso a spada tratta i derelitti che hai ripetuto fino allo stremo “la guerra è la sconfitta dell'uomo” grazie Francesco per il tuo cuore grande

2.5.25

18

Sarò altro

non guido più (ma spesso ancora lo sogno) son distrofico e il sole mi è nemico mi abbagliano anche le strisce bianche

alfine una luce ultraterrena mi avvolgerà e sarò altro

5.5.25

19 Lembo di cielo

(poesia ripresa degli anni 70)

muoio ogni giorno a me stesso: un'ombra di pietà nei miei occhi fa sera

mi è rasserenante il lembo di cielo che l'angelo solleva

6.5.25

20

La musica

le mani la voce il linguaggio del corpo: non sono che atavici mezzi di espressione

la musica vive nell'aria che trema di palpiti ed è da sempre -

convive col canto degli uccelli e viene da mondi ultraterreni

10.5.25

21

Si lasciano prendere sulle spalle

(Apocalisse di Giovanni, cap. 7)

vengono dalla grande tribolazione - oggi il loro cuore trabocca dalla gioia: si lasciano prendere sulle spalle dal buon Pastore

11.5.25

22

Si spalma la luce

“come ti butta?” i passeri hanno fatto il nido primavera s'infiora la luce si spalma sugli alberi le case quanto a me una distanza mi separa sempre da me

13.5.25

23

Già il sole s'asconde

già il sole s'asconde e le ombre si apprestano ad un'atavica danza

un ripudiato sé “morto” in me da tempo m'irride

-lo trafiggo con strali di luce-preghiera

16.5.25

24

Tenerezza

“e c'è una vecchia zia sorella di papà che quando morirà tutto a me mi lascerà” si riempiva poi la bocca con la “e” del ritornello: “e come son felice-felice-felice”

(mi guardava l'angelo della volta seienne febbricitante) -

dei ricordi di mia madre fu quella l'unica tenerezza

20.5.25

25

Tra visionari lampi

ho nostalgia della mia parte mancante

-essenza e sangue franto-

non ne ho memoria ma la immagino tra visionari lampi giocare coi capelli dei miei avi

22.5.25

26

Se vuoi la pace

se vuoi la pace fai la tua guerra all'orgoglio e all'ego se vuoi la pace impara a morire all'apparenza terreno per l'inganno dello 'strisciante'

25.5.25

27

Hypnos

“il mio nome è del sonno” cosa vorrà mai dire ti chiedi ha visioni distorte e voci il nonsense che scioglie le briglie e senza remore sale su spiralante come fumo dal cervello di questo corpo come morto

29.5.25

28

Fuori posto

sentirsi fuori posto in casa d'altri saltano le abitudini e la pennichella pomeridiana l'ospite è come il pesce tocca soprassedere far buon viso la gatta guaisce il bimbo frigna

“tornate quando volete qui c'è un bel verde e si respira”

30.5.25