In attesa

chi ti vedesse – ombra di te per niente in carne

porti le tue quattr’ossa in questo girare in tondo negli anfratti del possibile

una voce aspetti da tanto – in attesa di te ti chiami

11.6.25

. Flavio Almerighi da WP: Evochi con autentica delicatezza il senso di smarrimento esistenziale e l’attesa di un riconoscimento profondo: l’identità si dissolve nell’ombra e si ricompone in una voce che chiama, forse da dentro. Un girotondo fragile ma carico di voglia di esistere. .

Giordano Genghini nel gruppo 100 amiche e amici in Facebook: Ho apprezzato moltissimo, Felice, questa tua toccante e bellissima lirica, il cui filo conduttore è, secondo me, una concezione dell'amore che va oltre la vita e, sorretto dalla fede, attende che in qualche modo vi sia un ricongiungimento, oltre la morte, di coloro che si sono amati nella vita terrena (sublimi sono, a mio avviso, gli ultimi sei versi, che rappresentano ciò che più di tutto mi piace in questo componimento in versi: “porti le tue quattr'ossa / in questo girare in tondo / negli anfratti del possibile / una voce aspetti / da tanto – in attesa di te / ti chiami” Grazie per avere donato al gruppo e all’ammirazione di chi apprezza i post in esso condivisi – e, dunque, anche alla mia ammirazione – questa lirica amorosa straziante, eppure ricca di speranza...