NEL ROVESCIAMENTO

(a cura di Luca Rossi)

(non vedi al di là del tuo naso scientifico):

è come leggessi sull'acqua

lettere storte: poiché noi siamo

nel rovesciamento afferma

la weil – e negazione

ci appare la grazia

[da Fuoco dipinto – 2002, edizione dell'Autore]

*

Riscattare la propria condizione esistenziale è il fondamento di questa poesia.

Il nostro Io interiore e quello esteriore sono legati da un qualche cosa che li determina, che li unisce per essere insieme un tutt'uno, a costruire un significato.

Vediamo da un lato, mentre perdiamo visione dell'insieme dall'altro (non vedi al di là del tuo naso scientifico), perché i parametri di giudizio sono quelli di sempre, basati su una visione del cosmo troppo mediata dalla ragione e poco dai sentimenti; dalla rigida regola di catalogare il tutto per dare una risposta a ciò che avviene e poco dalla capacità di comprendere l'impossibilità di penetrare i progetti della natura che sfuggono a ogni capacità di previsione.

La realtà può essere quella che vediamo riflessa in uno specchio d'acqua, ma può anche essere quella che lo specchio d'acqua riflette quando la stessa viene mossa e confonde l'immagine.

Eppure è sempre la medesima realtà vista in due modi differenti.

Poiché noi siamo l'una e l'altra: lettere ordinate, ben composte, ma anche lettere storte che descrivono un racconto di vita diverso.

Leggiamo nell'acqua un volto, leggiamo un pezzo di cielo che la sovrasta, leggiamo un desiderio precluso (quello di Narciso che non seppe vedere il proprio rovesciamento) e ci appare distinto un progetto dove la luce colpisce, dove la luce rende tutto più chiaro.

La grazia fa da tramite per vedere le due realtà in cui vivere; tempo speso perché la vita resti quella di sempre scombinata nei suoi opposti.

Dicembre 2000