Occhi di paradiso

quel giorno che ci hai lasciati parlava il tuo sguardo muto -occhi di paradiso

quel giorno l'angelo ha colto il tuo dolore e lo ha appeso ad una stella

ora tra arcobaleni e vento il tuo aquilone

sparito nell'infinito

è come volesse cercare lì il tuo cuore

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Giordano Genghini in 100 amiche e amici in Facebook:

(...) ho molto apprezzato i tuoi versi (credo forse di indovinare a chi sono dedicati) che, quasi ricalcando nel titolo il testo religioso “Donna de Paradiso” di Jacopone da Todi, intessono un ricordo, in uno stile che mi fa pensare a un moderno Stilnovismo, in cui la dolcissima persona femminile scomparsa appare come sublime figura, infinitamente superiore a ciò che le brutalità e la materialità dell'odierno mondo ci mettono quotidianamente davanti agli occhi, come colei che è già fra gli angeli, e l' “aquilone” che, come tu scrivi nelle tue sublimi metafore, è “sparito nell'infinito”, come tu concludi, “é come volesse cercare / lì il tuo cuore”. Grazie per avere donato al gruppo e all’ammirazione di chi apprezza i post in esso condivisi – e, dunque, anche alla mia ammirazione – questa stupenda poeticamente, toccante e tenera lirica che, benché essa tratti di una morte, io, per la sua fiducia in ciò che ci attende oltre la fine della nostra esistenza nel mondo materiale, non mi sento di definire triste...