PAGLIACCI

Prendo spunto dalle parole di Enrico Mentana scritte su Instagram: «Ma quanto tempo dovremo perdere ancora dietro il libro di un generale, gonfio dei più beceri argomenti, mille volte già sentiti, su sessualità, immigrazione e diritti civili? Abbiamo contemporaneamente un deficit di natalità che mette a rischio il futuro produttivo e quello pensionistico, la necessità immediata di coprire centinaia di migliaia di posti di lavoro per cui non si trova personale, ma anche un flusso incontrollato di migranti di problematica gestione, un impoverimento dei lavoratori a basso reddito con stipendi erosi dall'inflazione, uno Stato dei conti pubblici che ci impedisce adeguate manovre sociali, l'attuazione del Prr avvolta dalle nebbie di ritardi e inefficienze (e l'elenco sarebbe ancora lungo). Bene, con tutto ciò la politica corre dietro a un bislacco compendio di luoghi comuni retrogradi, solo per lanciare segnali agli elettori a dieci mesi dalle europee, quando del libro del generale non si parlerà più (sempre che qualcuno non lo candidi...)».

Ecco, perché da SUBITO non smettiamo di fare pubblicità ad un tànghero medagliato di cui apposta non pronuncio il nome? Del resto se abbiamo 'sta gente nella sala comandi è perché il popolino (ignorante come mai nella storia d'Italia) ha messo certe X a casaccio credendo di apporre la loro firma abituale. Si, perché solo l'ignoranza permette quest' infamia, mi auguro che non tutti i votanti “maggioritari” siano così marci nell'anima come certi medagliati.