RI-FLESSIONI

La ginnastica mentale, a guardare il mondo direi poco praticata, aiuta nel mantenimento neuronale e, credo, anche quello dell'anima o di come vogliamo chiamare il “se stesso”, l'io. Così a volte mi ritrovo a ragionare sulla vita, su come possa in alcuni momenti sopraffarci (le infami invasioni di questi ultimi tempi e quelle meno note) fino al non vedere vie d'uscita. Esistono? Sulla carta urlerei “si!” ma usando l'oggettività devo ammettere che forse così non è: cosa potrebbe fare un bimbo di Gaza, ucraino o di chissà quali altri posti per ribellarsi alle prepotenze del mondo? Direi dell'immondo in realtà.

Nulla, non può letteralmente fare nulla se non subire tracotanza crudele e ignobile menefreghismo.

La mia millantata convinzione dell'autodeterminazione, del “se vuoi puoi” cade nella miseria dei dittatori del mondo travestiti da “presidentidistocazzo” grazie a elettori ignoranti quando non veri infami egoisti.

E le ri-flessioni da gustoso allenamento diventano i insano arrovellìo di meningi spremute senza costrutto. Resta una cosa da fare: guardo i suoi occhi e vedo la vita.

Ci ripenserò.