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Impesterò questo luogo con i miei passati sproloqui a proposito dell'amore assoluto come inteso da me e prendo spunto per iniziare dato uno scambio d'opininoni di oggi. Da sempre sono considerato dal mondo femminile o un povero innamorato ferito e deluso oppure un pericoloso anaffettivo che utilizza la scusante dell'amoreassoluto per non esporsi mai.

Nè l'uno nè l'altro.

Sono solo un tizio che ha sentito troppe parole che non ha saputo/voluto corrispondere pur avendo avuto [per alcune] un sincero trasporto che non era minimamente paragonabile al sentimento che viene così spesso smerciato attualmente.

Tutti amano. Io no.

Sembra ci sia questa pregiudiziale sociale per potersi concedere senza riprovazione morale quando penso esista una differenza tra il libero sesso [sempre auspicabile e mai condannabile] e quello più pensato: non è necessario amare. Se mai lo farò sarà per una volta e sarà finchè avrò respiro, auspicabilmente corrisposto ma potrei anche amare senza essere ricambiato, nel qual caso presumo non avrò gran piacere ma potrò dire a me stesso “sai provare il sentimento vero”.

Per una sola volta.