Pabba60 (per ora)

Deliri in libertà permanente (finchè si potrà)

Ho letto un po' di cose in giro, in questo periodo, per cercare di capire se tutto il pessimismo che circonda la Musica, anche per l'avvento delle nuove tecnologie, sia davvero fondato. Non viviamo tempi esaltanti, dal punto di vista musicale, questo è evidente a chiunque se ne occupi, ma davvero non c'è speranza?

Ben evidente è anche il declino delle grandi major discografiche, che si sono trasformate in sterili aziende di pura gestione della proprietà intellettuale, perdendo il contatto con la creatività. E' un male? forse no, ci sono già molti esempi di una maggior connessione tra artisti e ascoltatori, connessione diretta, e tutto questo potrebbe evolvere nei prossimi anni, grazie anche a piattaforme alternative e, perchè no, tecnologicamente avanzate, che permettano un sempre più semplice contatto diretto con gli artisti.

Magari è una speranza, ma la creatività potrebbe trovare nuovi sbocchi proprio grazie alla moltiplicazione di canali e di generi musicali, proprio a scapito delle major ingessate nella loro omologazione. In fondo, parliamo di arte!

Oggi, chiunque ha la possibilità di creare la propria musica, e renderla disponibile a tutti, senza spendere cifre folli né legarsi a contratti capestro.

L'omologazione ha reso i pezzi e i dischi tutti uguali, ma è questo che cerca davvero l'ascoltatore? O cerca qualcosa di nuovo? Potrebbe trovarlo in questo magma di arte “decentralizzata” e più dinamica, e non è uno scenario cosi inverosimile, già accade.

Le piattaforme di streaming tendono ad appiattire il tutto su logiche algoritmiche, e non fanno innovazione: l'innovazione musicale viene da “outsiders”, dai margini della società, dalle scene live, dai club e dalle piattaforme alternative, e in questo non si differenzia dal passato, è sempre stato cosi.

Ecco, la musica live può essere un motore importante di questa evoluzione : l'energia e l'emozione non possono essere replicate dalle app, e questo i fans vogliono e, come la cronaca dimostra, pagano anche cifre elevate pur di essere “presenti”.

La creatività, l'energia, la passione, la voglia di qualcosa di nuovo, e la connessione diretta, il tutto mescolato in un nuovo ecosistema decentralizzato e creativo, dove la qualità prevalga, insieme ad una partecipazione più coinvolta.

Decentralizzazione e creatività

Ripeto, stiamo parlando di arte! La musica troverà strade nuove, la musica non può essere solo questa di oggi, cercare bene, ci sono delle perle nascoste, e credo (e spero) che tutto questo esploderà in qualcosa di grande e stimolante, dove tornerà a regnare la bellezza.

@Pabba60

Sono un musicista. Lo sono da sempre e lo sarò per sempre, anche quando le mie mani sembreranno non essere più le mie mani. (E non manca molto... 🙄😅)

@Pabba60

Eppi niu iar, italiani brava gente?

Sarebbe da scriverci un libro, fare uno studio, esaminare, guardare, analizzare il tutto, perchè il fenomeno colpisce duro, ed è difficile comprenderne le cause. In più, terrorizza.

Mentre è in corso la terribile, assurda, ingiusta vicenda di Cecilia Sala, basta farsi un giro sotto i post di una qualunque testata online che ne parli. “E i #marò?” (sembra di essere tornati indietro, in un cerchio senza fine)

E' bastata l'imbeccata di un rotolo di carta igienica destrorso, che l'ha additata a “nemica” perchè 13 anni fa aveva fatto un tweet non favorevole ai due tizi citati (aveva 18 anni...).

Apriti cielo! sta venendo fuori tutta la melma del Paese, che invoca pene severissime per la Sala, e chissà mai perchè dal momento che non ha fatto niente: eh già bravo, ma lei ha osato criticare i marò (che, quantomeno, uccisero delle persone, è provato). Quindi, lei è nemica, va additata, disprezzata, ingiuriata.

Ora, conosciamo bene lo schifo e l'abiezione di certi giornalini di destra (strano eh...), bravissimi a fomentare queste pecorelle; in sostanza, questo serve a distrarre il popolino, tipicamente destrorso, dalle nefandezze e dai disastri causati dal loro governetto; sia mai se ne accorgano, no no, diamogli un nuovo nemico con cui tenere l'attenzione occupata, e via, si fa lo stesso con i migranti del resto (per fortuna c'è chi “difende i confini” ...). (mi domando come mai l'Ordine dei Giornalisti non dica una parola, e va beh, a cosa serve non lo sa nessuno).

Sei un mediocre? hai una vita di merda? sei un fallito? sei un perdente invidioso? ti diamo occasione di sfogarti contro una persona preparata, di successo, che guadagna più di te, tiè!

Il problema vero nasce nel momento in cui ti accorgi che, in questi commenti, trovi persone che, incontrando nella vita reale, definiresti “qualunque” :

  1. vecchi boomers semianalfabeti, che non sanno scrivere un commento senza commettere grammaticidio
  2. nonnine con il presepe nella foto del profilo, e figli e nipotini...
  3. uomini vestiti bene, che paiono d'affari, che sembrano acculturati
  4. gattare e/o animaliste, con il profilo pieno di dolci micetti o canniolini
  5. persone cattolicissime, piene di post di santini e amen
  6. mamme con foto dei pargoli in bella evidenza

Tante donne! Tante! Ma perchè? Perchè tutta sta istigazione alla violenza, sti insulti gratuiti? sta disumanità? ma cosa siamo diventati? A me questo abisso fa paura, tanta.

Temo non basterà il ricambio generazionale; qui abbiamo tanta gente a cui è andato in pappa il cervello, e che, con assoluta indifferenza e cattiveria, augura torture, sofferenza, morte. La replica di “Gesù o Barabba”? Il pollice verso delle arene dei gladiatori?

Ma come siamo diventati cosi? O siamo sempre stati cosi?

@Pabba60