Il mio piccolo modo per celebrare l'equinozio è aprirmi un blog. Oggi luce e tenebra sono in equilibrio, ma da domani la tenebra inizierà a prevalere, a mangiarsi la luce boccone dopo boccone finché non arriveremo a dicembre. Mi sono sempre opposta all'inverno. Al freddo. Alla mancanza di luce. Da qualche tempo, invece, ho imparato a fare il cadavere in mare. A farmi trascinare dai flutti. È un'esperienza terribile, di abbandono totale della volontà personale, ma questo esercizio ha avuto anche degli aspetti positivi, ad esempio questo: se arrivano le tenebre, non mi oppongo più. Mi ci butto dentro. Onoro i cicli, facendone parte. Ho passato la prima parte della mia vita a danzare la mia danza. Adesso, da qualche anno, lascio che sia la Danza a guidare la mia danza. Fa veramente paura non scandire più il passo. Bisogna avere fiducia nel fatto che la Danza faccia per te; in altre parole, bisogna avere una sorta di fede in Dio, per abbandonarsi. Buon equinozio a tutti. E mi faccio gli auguri da sola per l'apertura di questo blog, un piccolo canto nel Canto.