Alba
L'alba. Mi sto abituando sempre più a svegliarmi “nei pressi” dell'alba. È un momento particolare, se sono riuscito a dormire il necessario – che per me non è meno di 7 ore – posso assaporare qualcosa di difficilmente ritrovabile durante la giornata. Se non mi alzo subito, almeno guardo fuori, dalla finestra. Se ha un senso, mi alzo, mi lavo e dopo può seguire una seduta di meditazione o la colazione. L'alba ha in sé una essenzialità, oltre che un silenzio – non vivo in città, quindi sicuramente sono favorito in questo – che mi permettono di recuperare il mio respiro, il mio corpo, poco a poco, senza dover correre. E poi i colori. Sempre diversi. Quelli della foto sono quelli di un'alba filmata per un videoclip fatto tempo fa, in un posto davvero particolare, non lontano da qui, nel Lazio centro-settentrionale. Gli occhi del protagonista non si vedono, ma per chi guardasse l'immagine potrebbe forse essere facile immaginare quello sguardo di leggero stupore. Quello di guardare qualcosa che si ripete ogni giorno, ma sempre nuovo, in qualche modo. E respirarci dentro. Buone albe.