“Io pendolare, ho il terrore di essere molestata ogni giorno”

Corriere della Sera, 19 dicembre 2021

di Alessandra Vanoli

Percorro quasi quotidianamente la tratta da Milano Dateo a Porta Garibaldi (passante ferroviario) e da Porta Garibaldi a Monza, per un totale di quattro treni al giorno! La cosa più bella che mi è capitata in questa ennesima settimana da pendolare è stata aver trovato, stamattina, un vagone del passante ferroviario coi sedili imbrattati di escrementi. Provate un po’ ad immaginare quale possa essere stata la più brutta. Sono circa 20 anni che prendo il treno quasi tutti i giorni, due volte al giorno e nell’ultimo anno e mezzo la situazione è davvero degenerata. Se non è lo schifo per lo sporco, è il timore di ricevere attenzioni sgradite da parte di qualche brutto soggetto, o il fastidio nei confronti di chi fa fatica a rispettare poche semplicissime regole di buon senso, che siano l’uso della mascherina o il rispetto degli spazi comuni. Ogni mio viaggio (e credo quello di molte altre donne) è caratterizzato dal terrore. Terrore di venire infastidita, importunata, derubata, palpeggiata, molestata. Ormai quando salgo sul treno (specialmente la sera, che è meno frequentato) la prima cosa che faccio è controllare se sono da sola, se ci sono altre donne, se ci sono uomini dall’aspetto inquietante, se c’è il capotreno, ma si può vivere così? Non so quale sia la soluzione, ma sinceramente spero non siano necessari ulteriori episodi di violenza nei confronti dei viaggiatori per trovarne velocemente una. Ah, dimenticavo, questi fantastici viaggi della speranza, dotati di tutti i comfort (sedili imbrattati compresi) mi costano la modica cifra di 60 euro al mese.