[sguardi]

armamenti

La denuncia dell’Osservatorio Mil€x arriva puntuale: dopo i finanziamenti ai progetti ministeriali di riarmo, per il 2022 aumenteranno ancora le spese militari, con quasi 26 miliardi di euro stanziati nella legge di bilancio.

Che le spese militari, con il governo Draghi, sarebbero aumentate si sarebbe potuto intuire notando certi indizi: l’introduzione nel Piano nazionale di ripresa e resilienza di finanziamenti alla Difesa e alla filiera industriale delle armi, o l’audizione del generale Luigi Francesco De Leverano, consigliere militare del Governo, che spiegava come l’industria bellica italiana, “settore industriale dinamico con punte di indiscussa eccellenza”, stesse vivendo una fase recessiva, da cui sarebbe necessario uscire favorendo le esportazioni, magari con una riforma della legge 185/1990 che impone limiti e controlli statali sul mercato delle armi. Per cogliere l’indirizzo governativo sarebbe forse bastata anche solo la dichiarazione piuttosto esplicita di Mario Draghi in conferenza stampa: “Ci dobbiamo dotare di una difesa più significativa: è chiarissimo che bisognerà spendere molto di più di quanto fatto finora”.

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