Hitler e Mussolini sono vivi
Hitler e Mussolini sono vivi. Sono vivi quando deridete un omosessuale, quando lo emarginate, quando lo private della sua libertà, della sua dignità, del suo amore, dei suoi diritti, quando lo etichettate come «frocio», «finocchio», «ricchione», «checca», quando dite che «ci sono cose più importanti da affrontare».
Sono vivi quando criminalizzate i migranti, quando li aggredite, quando vorreste «mandarli tutti a casa», quando considerate il colore della pelle una colpa, quando iniziate a dire «io non ho nulla contro i neri, ma… se… forse…», quando rispondete con l’indifferenza o con il disprezzo alla povertà, al bisogno d’aiuto, quando vi dimenticate che il nostro Paese è così ricco perché, nel corso della storia, ha avuto una mescolanza di culture enorme.
Sono vivi quando discriminate le persone in base all’orientamento religioso, quando impedite ai musulmani di avere luoghi di culto e di pregare liberamente, quando li considerate tutti dei pericolosi estremisti, quando continuate a dire «sporchi ebrei», «islamici di merda», «Italia agli italiani», quando chiudete gli occhi dinanzi ad un’ingiustizia.
Sono vivi quando ridete della disabilità, quando schernite un diversamente abile, quando usate la parola «handicappato» come offesa da rivolgere a qualcuno.
Sono e saranno vivi finché la dignità di ognuno non verrà riconosciuta, finché i diritti e le conquiste dei «diversi» verranno considerati come la vittoria di una minoranza e non la vittoria dell’intera società.
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