Roberto Speranza

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C’è un uomo che, piΓΉ di tutti, la nuova destra di governo ha deciso di utilizzare come capro espiatorio, di sventolarne lo scalpo, di provare a distruggere.

Si chiama Roberto Speranza, il ministro della Salute che, per quasi tre anni, ha fronteggiato la piΓΉ grande emergenza sanitaria della storia repubblicana.

Lo ha fatto con disciplina e onore, perdendoci il sonno, la salute a sua volta, mettendoci la faccia, facendo scelte spesso impopolari ma necessarie come il primo lockdown, che poi praticamente tutta Europa ha seguito a ruota, facendo dell’Italia – una volta tanto – un modello da seguire, commettendo errori, certo (chi non li avrebbe fatti in una situazione simile?) ma mettendo sempre davanti a tutto la Scienza come unica stella polare.

E, mentre faceva tutto questo, teneva anche la barra dritta sulle conquiste civili di questo Paese, puntellando la legge sull’aborto con le nuove linee guida sulla 194 contro le regioni di quella stessa destra che vorrebbe smantellarla.

Oggi il governo Meloni annuncia una commissione speciale d’inchiesta sulla pandemia. Ufficialmente per fare chiarezza su ciΓ² che non ha funzionato, in realtΓ  non Γ¨ che uno squallido killeraggio mediatico e propagandistico con mezzi politici e istituzionali, una gogna pubblica nei confronti di una persona che ha salvato la vita a centinaia di migliaia di persone con le sue scelte, mentre altri nel mondo – spesso i sovranisti tanto cari a Meloni & C. – li mandavano a morire come bestie.

In un Paese civile, a uno cosΓ¬ bisognerebbe fare un monumento. Qui da noi diventa il nemico da abbattere, il bersaglio da colpire per strizzare l’occhio ai fanatici no-tutto.

Lo voglio dire qui, ancora una volta, soprattutto oggi che non Γ¨ comodo: giΓΉ le mani da Roberto Speranza, uno dei ministri migliori che abbiamo avuto nel pieno della tempesta perfetta.

SolidarietΓ  assoluta e totale. Siamo in tanti con te.

Lorenzo Tosa

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