Anche quest’anno l’anno prossimo cambio vita. Dico a me stesso mentre guardo il riflesso nel vetro appannato della finestra. Le stesse promesse, le stesse illusioni che mi rincorrono da anni. Eppure, ogni volta sembra che ci sia una qualche forza invisibile che mi frena, come se avessi paura di quel “nuovo” che tanto desidero.
Inizio a scrivere la lista delle cose da fare: nuovi hobby, viaggi, magari un lavoro che mi faccia veramente sentire vivo. Ma poi, come sempre, arriva il lunedì mattina, il suono della sveglia e la routine che mi risucchia in un vortice di impegni e doveri.
E allora mi ritrovo di nuovo qui, a sognare ad occhi aperti, ripetendo il mantra del “l’anno prossimo” mentre prendo un caffè, dimenticando il senso di avventura che una volta pulsava dentro di me.
Forse questa volta, però, voglio provare a cambiare qualcosa realmente. Non solo parole, non solo sogni, ma atti concreti. Magari iniziare con piccole cose: un libro che non avrei mai pensato di leggere, una passeggiata lungo il fiume, nuovi amici da incontrare.
Mi dico che questo sarà l’anno della svolta, che basterà un passo per cominciare. Eppure, c’è sempre quel timore di fallire, quella voce che sussurra che è più facile rimanere nella zona di comfort.
Ma poi ripenso a tutti i momenti persi, a quante avventure non ho vissuto. E sotto questa luce, un po' di coraggio inizia a farsi spazio. L’anno prossimo voglio cambiare vita: non solo per me, ma anche per gli altri. Perché, chissà, magari ispirando qualcuno, potrei trovare la mia strada.
E così, mentre osservo il cielo che si tinge di colori, decido che quest’anno sarà diverso. Inizio a muovere i primi passi, per quanto imperfetti possano essere, con la speranza nel cuore e un sorriso sulle labbra. Perché il cambiamento, alla fine, comincia sempre da una piccola scelta.
Le parole che utilizziamo spesso sembrano perdere significato quando le ripetiamo in contesti diversi. Il desiderio continuo di successi e traguardi sui social può creare un’enorme pressione per mantenere un’apparenza di perfezione, mentre in realtà dietro questa facciata si nasconde spesso disagio, inadeguatezza e insoddisfazione. Cerca di essere autentico con te stesso e con gli altri. Accetta i tuoi sentimenti, compresi quelli di disagio e insicurezza, senza giudicarli.
Non credo che gli anni a venire saranno gentili con noi. Credo infatti che saranno sempre più complessi e ci porranno davanti a prove sempre più difficili da superare. Quindi, riconsidera il concetto di successo e traguardi, ponendo maggiore enfasi sul benessere emotivo e sulle relazioni invece che solo sugli obiettivi esterni.
È importante riconoscere che la complessità e le sfide della vita non possono essere ridotte a semplici successi individuali o a una serie di traguardi raggiunti. Anche di fronte alle prove più dure che ci attendono, temo che spesso ci difendiamo con strategie inadeguate, erigendo muri protettivi o gonfiando il nostro ego, anziché affrontare apertamente il disagio e l’incertezza che proviamo. Ho sempre cercato di dimostrare il mio impegno e la mia bravura in quello che credevo ma arrivi ad un certo punto che capisci che non hai più bisogno di dimostrare alcunché.
I tempi in cui viviamo ci costringono ad avere una capacità di adattamento all’umanità senza precedenti. Ogni 10 anni, per sopravvivere in maniera almeno dignitosa, siamo costretti a riorganizzare gran parte dei nostri comportamenti. Fino a 30 anni fa questo era un compito che si verificava una sola volta nella vita di una persona. E posso dirlo in prima persona!
Anni fa riuscivo, studiando, a capire le tendenze del mio settore, cambiare rotta e adeguarmici. Oggi questa cosa mi riesce impossibile da capire.
Le abitudini, le mode, le tendenze, anche le più consolidate, possono mostrare segni di cedimento, e questa rottura inevitabile però può essere vista come un’opportunità per la crescita e la trasformazione personale ma non sono più prevedibile a lungo termine. In questo modo pur vivendo nel presente, unico punto di certezza, è importante riconoscere le sfide, le contraddizioni e i disagi che inevitabilmente emergono nel percorso della vita. I social sono un immenso pozzo di informazioni da usare, non dico bene, ma da usare per uno scopo. Come insegna la mia fisioterapia neurocognitiva, il cervello smette di funzionare se non ha uno scopo. Se uso i social ore e ore per nulla, anche il mio cervello si sintonizza sul nulla.
Quindi, usiamo i social per imparare, per comunicare, per esprimerci, ma non lasciamoci assorbire dal nulla.
Penso che dovremo bandire dal vocabolario la frase “non ne ho voglia” perchè la velocità dei cambiamenti ti farà sembrare di essere sempre in corsa per rincorrere un treno che è ormai inevitabilmente passato.
Questo perchè dovrò necessariamente cambiare vita e in fondo la fatica e la lotta per sopravvivere mai come in questo frangente mi farà sentire VIVO.
In conclusione, è fondamentale cercare un equilibrio tra l’apparenza di successo e la realtà delle sfide umane, riconoscendo la complessità delle emozioni e la necessità di trovare uno sbocco per il disagio interiore, in modo da affrontare le prove future con autenticità e coraggio.
Consigli Consigli pratici in fondo sono sempre i classici ma vale la pena ricordarli: stabilisci limiti di tempo per l’uso dei social media e cerca di rispettarli. L’eccesso di tempo trascorso online può contribuire a sentimenti di inadeguatezza e insoddisfazione.
Segui account e pagine che promuovono un’immagine positiva e autentica, evitando contenuti che possano generare sensazioni di confronto o insicurezza.
Dedica del tempo ogni giorno a riflettere su ciò per cui sei grato. La gratitudine può aiutare a contrastare i sentimenti di inadeguatezza e insoddisfazione.
Dedica del tempo a attività al di fuori dei social media che ti portano gioia e soddisfazione, come passeggiate all’aperto, hobby o incontri con amici, frequenta “il bar” oggi è passato di moda.
Ricorda che ciò che viene condiviso sui social media spesso rappresenta solo una parte della realtà. Cerca di mantenere una prospettiva realistica su ciò che vedi online.
Sii consapevole di come interagisci con gli altri sui social media. Promuovi la gentilezza e l’empatia nelle tue interazioni online.
Cerca di bilanciare il tempo trascorso a consumare contenuti sui social media con quello dedicato alla creazione di contenuti o attività che ti appassionano.
Con uno sguardo al passato e uno al futuro come un Giano bifronte, una migliore gestione dei social potrà fornire degli ottimi spunti di appoggio e di aiuto nei prossimi anni.
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