Cinquantatré
Più gente viene a trovarmi e più ho l’impressione di avere una zavorra. Chiarisco subito che questo non vale per le persone più vicine, con le quali non cambierei niente della mia vita ma parlo di quelli che conosco da tanti anni e che per diversi motivi li sento al telefono perché sono al bar, perché si sentono in dovere di venire a trovarti, quelli che alla fine ti ricordano chi eri. Non sono più quello di prima, non potrei più esserlo, invece voi siete sempre quelli, con le stesse storie, le stesse battute, la stessa vita. Tutto questo purtroppo, lo dico con dispiacere perché so che pensate alla vicinanza come una cosa positiva ma non mi aiuta. Avrei bisogno di ricominciare daccapo, visto che devo imparare di nuovo a vivere in una maniera la più adeguata possibile alla mia condizione . Però neanche devo dimenticare che non posso obbligare gli altri a tutto questo….. o sì? Le giornate scivolano via tutte uguali. Detto da uno appena sveglio che ancora non si rende conto che la giornata deve ancora cominciare. E infatti…. Però alla macchina del braccio (ARMEO) ho notevolmente aumentato l’ampiezza di apertura dell’avambraccio al punto tale che è stato necessario modificare i parametri impostati dall’inizio fino ad oggi. Però, ancora, torno dalla seduta dedicata alla mano e qui, devo dire che bisogna cominciare veramente a considerare alla perdita della mano destra. Stiamo provando, qualcosina ma proprio qualcosina si muove ma dagli sguardi che mi dava il fisioterapista è difficile essere ottimisti, si prova tutto il possibile è ovvio ma la realtà è quella che è. Scrivo sempre della stessa situazione in cui mi trovo ma non dimentico che c’è una parte, una grande parte della mia vita precedente, che adesso non è considerata. Perché ci sono persone che si preoccupano, che si impegnano insieme a me. La mia compagna, mio figlio, colonne portanti della mia vita e di quel locale che ormai sta per compiere vent’anni. Piena fiducia da parte mia alla mia famiglia, che potrà anche usufruire di questa esperienza come una palestra a disposizione per la crescita. Oggi sono 53. Cinquantatré giorni Che non fumo, che non bevo alcolici, che non mangio una pizza, che non mangio patatine fritte, che non guido, che non vado in banca, che non faccio la spesa, che non esco, che non accarezzo il gatto, che non cammino nell’erba, che non faccio le ore piccole ma che mi alzo alle sette di mattina. Possono tutte le altre cose che in cambio ho cominciato a fare sostituire quelle che non farò mai più?
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