FASI

Temo che cominci un’altra fase: l’incazzatura. Da un paio di giorni mi sono reso conto che sono sempre più insofferente, poco incline alla tolleranza e molto egoista. Non sopporto i problemi degli altri, che mi sembrano delle inezie confrontandoli ai miei. Prima ero aperto al confronto, ascoltavo tranquillo i racconti che in compenso soddisfavano la mia curiosità. Cosa può essere cambiato non lo so, o meglio, me lo immagino perché sono diventato stronzo. Più passano i giorni e più la mia condizione si fa via via chiara e definitiva. La gamba e il relativo camminare prosegue bene, sto in piedi, in equilibrio, col tempo migliorerò i difetti che adesso rendono la mia camminata oscena. La mano invece no. Sarà destinata a diventare un ‘ingombrante appendice, inerte attaccata alla spalla. Forse di fronte alla realtà di una vita solo con la mancina fa sì che non sono molto disponibile al dialogo, per ora. Quante cose che giorno per giorno noto e che non mi piacciono. Adesso è il momento della pelle delle gambe, è diversa : la sinistra rosea e chiara, la destra con un velo più bluastro verso il piede. Comincia ad essere un po’ gonfia la mano destra… mo’ basta. Sono in bagno appena finito la pipì da seduto e tok tok! Si affaccia sulla porta “Pippi calzelunghe” : Hai bisogno di qualcosa? – mi chiede gentilmente…. Quello di cui ho bisogno non puoi darmelo tu. – rispondo senza neanche pensarci Oh! Ti chiamo la dottoressa? Sipario. È stato un attimo di stupore silenzioso poi siamo scoppiati a ridere (Meno male). Ci sono momenti che estrapolati dal contesto sono assurdi e viaggiano su linee molto sottili, ho già sentito voci di stolkeraggio da parte di degenti ai propri infermieri.

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