Inizio.

Passato qualche annetto, metà anno passato a combattere col lavoro mentre mi preparo a trascorrere la restante metà dell’anno a combattere per la salute.

Una notte e in cinque minuti la mia vita è cambiata. Dopo una serata normale dove appena finito il servizio e aver chiuso il locale, mi preparo per andare in bagno. Ero tranquillo, con l’acqua che lambiva la pelle e una sigaretta tra le dita. Soddisfatto mi preparo ad uscire per andarmene a letto. Invece nel momento in cui potevo rivestirmi sento le gambe molli, la testa confusa, il sospetto che qualcosa non va per il verso giusto. In un primo momento mi sfiora il pensiero di aver fatto un bagno troppo lungo, un rilassamento troppo esagerato, le forze però non ritornano. Anzi, mi sento sempre più debole e il braccio che avevo nel lavandino si affloscia e io con lui, terminando la corsa sul pavimento. Avrò ripetuto un centinaio di volte “ non è possibile “ Il sospetto comincia a farsi strada ma la certezza l’ho avuta quando ho provato a parlare: mi sembrava di avere una patata in bocca. A cinquantanove anni un ictus irrompe nella mia vita cambiandola irrimediabilmente.

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