Conto alla rovescia

Ogni tanto, senza nessun motivo apparente, mi scopro a invidiare qualcuno che sta semplicemente camminando. Questo mi ha fatto venire in mente che una volta a casa ne vedrò a centinaia, un numero talmente alto che non potrò invidiare tutti ma dovrò difendermi , come? Semplicemente dicendo che se il destino ha voluto che restassi in vita è per vedere ancora quanto sei ignorante. Nuovo compagno di stanza. Nella mia degenza ne ho cambiati ben quattro. Ho capito che solo io svuoto il bagno dopo averlo usato, questo ha messo le cose come fosse a casa sua. Si è piazzato con la sedia in mezzo alla stanza a guardare la tv. Eh no caro mio, devo muovermi con la sedia a rotelle, pensa che ho dovuto diglielo dopo che mi ero piazzato davanti cercando di raggiungere il mio letto. Intanto è arrivato lunedì pomeriggio, finito la palestra e sarà un’altra sera in meno da fare qua dentro. Sembra che oggi non debba mettere più le calze antitrombo. Invece la battaglia delle calze continuerà! Gli OSS sono sul piede di guerra ma intanto oggi non le ho indossate. Sta cominciando ad arrivare la misura dello stress che dovrò affrontare a casa. Tutti i giorni fisioterapia, di cui tre volte in struttura a Cremona e due a casa mi permetteranno di coprire, come qui in struttura, cinque giorni di terapia su sette. Più o meno sarà una routine che dovrà andare avanti fino all’anno prossimo, alla fine dell’estate. All’incirca un’ora e mezza forse due di ginnastica ogni giorno, per tutt’e quattro le stagioni, un impegno minimo per tre/quattro ore al giorno. Sembra facile? Avessi solo questo forse sì, invece bisogna aggiungere il lavoro. Lavoro che prima dell’evento riempiva tutta la giornata, tutti i giorni, tutto l’anno. Insieme a questo devo aggiungere il tempo per l’igiene personale e quello per l’alimentazione. Penso che qui nessuno si rende conto a cosa si andrà incontro.

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