Secondo mese
Inizia oggi il secondo mese di ospedale e di malattia. Da questo letto che sopporta il mio peso da un mese provo a fare un primo bilancio . Diciamo che il massimo del risultato è stato raggiunto quando mi hanno autorizzato ad andare in bagno da solo. Detta così sembrava che qualcuno non si fidava di me e voleva continuamente controllarmi che in parte era vero ma perché io non ero in grado di fare niente. Un mese di fatica in palestra, un mese di adattamento, un mese di continuo prendere coscienza della mia condizione, hanno fatto si che adesso quando voglio, quando ho bisogno, non devo più aspettare un infermiere, se non due, che mi preparano per andare in bagno. Penso che questa sia una delle cose più complicate da fare per raggiungere una certa autonomia non solo di movimento ma soprattutto di orgoglio. Tra l’essere seduto e sentire il primo stimolo a l’essere seduto a goderti lo svuotamento delle viscere, c’è un’intero mondo che si è costretti a vivere.
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