Bon Iver โ Bon Iver (2011)
Bon Iver pseudonimo di Justin Vernon, pubblica il suo secondo lavoro a distanza di tre anni dal suo fortunato โFor Emma, Forever Agoโ. Comโรจ immaginabile, la seconda prova discografica รจ sempre molto attesa, a conferma della veridicitร artistica del musicista. A tal proposito, diciamolo subito la โprovaโ รจ stata superata. Bon Iver, infatti, pur conservando la sua essenza musicale, si evolve brillantemente nelle sonoritร che, grazie allโuso di fiati e archi, rende questa sua seconda opera assai piรน fiorente e luminosa. Il disco รจ stato registrato nel Wisconsin, unโex-clinica veterinaria ristrutturata a studio di registrazione, questo va detto per sottolineare la differenza dal primo disco che, invece, fu registrato in una capanna di caccia sperduta tra le foreste del Wisconsin nel gelo invernale del 2007, della serie: โstatus quo anteโ. Una vena piรน ottimistica รจ rivelata nelle dieci canzoni che compongono il disco. Grazie alla poesia melodica e ai suoni originali del trentenne cantautore statunitense, lโomonima opera ci fornisce una musicalitร rarefatta e intensa, un minimalismo folk di grande impatto emozionale. Un buon disco quindi, con belle canzoni costruite attorno alla sua vocale espressivitร minimalista. Bon Iver si dimostra uno degli autori piรน ispirati, sensibili e maturi degli ultimi anni. Consigliato.
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