Violent Femmes โ 3 (1989)
Dopo due anni di silenzio, lโesperimento di Gano con i Mercy Seat, dopo il solo di Brian Ritchie, dopo che voci della stampa americana li davano per defunti, i Violent Femmes escono con questo disco che porta il nome di โ3โ. In realtร questo รจ il loro quarto disco, ma Gano e co. contorti come al solito, hanno voluto divertirsi con la matematica.
Gano รจ tornato in gran forma, compone bene, e la band lo segue a menadito, colorando le sue canzoni con argute sonoritร , talvolta grezze e dure come la roccia, talvolta raffinate e circonstanziali.
Avevano inciso tre dischi, belli, il primo addirittura รจ un capolavoro (Omonimo del 1982), con quel suono spartano, elettroacustico, duro, quasi feroce, il secondo ed il terzo piรน studiati, curati, quasi levigati, ma taglienti come una lama affilata.
โ3โ ha forza ed impeto, non รจ un disco facile, non piace al primo ascolto anzi, ne ha bisogno di diversi, ci sono degli accenni free, grazie allโuso del sax e ci sono dei momenti acustici, intimistici, profondi. Eโ questa lโoriginalitร musicale di Gano e la sua band, un trio che tentava di cambiare il corso alla storia del suono americano ma che aimรจ, non ci sono riusciti.
Dopo un accurato ascolto si giunge alla conclusione che โ3โ รจ un buon prodotto, ci sono attimi forti, legati alle radici. I suoni sono un alternarsi di durezza e dolcezza, sono violenti e gradevoli, suadenti e graffianti, e le voci un alternarsi di urlati e sussurati. Questa รจ la musica dei Violent Femmes.
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