Bymarty

🖋️Ieri, 6 mesi fa, da quell'esperienza, oggi mi sento un po' confusa, stanca, ho avvertito tanto la vicinanza di chi mi ha mandato un pensiero, un abbraccio, una parola, una faccina, parole profonde di incoraggiamento, da chi ha vissuto o vive questa situazione o non so più come definirla! Malattia? Ufficialmente lo sono, mi si riconosce per un codice di esenzione con cui posso usufruire dei medicinali, che sono abbastanza costosi e qualche visita di controllo se i tempi di attesa me lo consentono! Ringrazio davvero tutti, lontani vicini, reali, virtuali, io vivo anche di queste piccole dimostrazioni di affetto, vicinanza, amicizia...La strada è ancora lunga, la paura ormai è mia compagna di viaggio, ma ho anche dalla mia parte la speranza, la forza, la consapevolezza che lentamente sta venendo fuori, nn si può essere mai preparati ad affrontare situazioni del genere, non c'è un manuale da seguire, bisogna solo avere tanta forza e voglia di lottare di non lasciarsi sopraffare dai momenti bui, dalle incertezze che ci sono e ci saranno! Ho ancora albe e tramonti davanti a me, la luna da osservare, nuovi orizzonti da raggiungere, un figlio da amare, da crescere, una famiglia, amici, alcuni preziosi e me stessa da curare e accompagnare in questo cammino!

🖋️Un anno... Eccomi qui, di nuovo questo numero, importante nel bene e nel male, ma questa volta lo ricordo solo perché rappresenta il mio primo anno qui, su snowfan! Non sono una particolarmente social, anche nella vita reale un po' asociale! Però ho conosciuto questa bella realtà, diversa da quella da cui provenivo, nonostante io sia ancora legata ai social tradizionali... Per me questa è stata una realtà tutta da scoprire, giorno dopo giorno, ho avuto anche difficoltà, timore ad integrarmi, perché un mondo diverso, dove tutti mi sembravano esperti, informatici, gente importante ed io ero e lo sono tutt'ora diversa e ben lontana da tutto ciò! Eppure soprattutto Snow mi ha accolta, supportata, sopportata, mi ha fatto sentire parte integrante di questa sua famiglia, nonostante i miei alti e bassi, il mio sentirmi spesso a disagio, non avere argomenti con cui poter interagire ecc. Avevo il mio mondo, il mio rifugio, io, le foto, pensieri, citazioni su Snowpix, ma su Snowfan no. Vuoti e silenzi, lune, spesso sono stati oggetto anche di critiche, che ho sempre accettato, ho cercato anche di migliorare, di pormi diversamente, ma alla fine sono sempre stata me stessa, senza filtri e maschere, ho sempre scritto di me, ho fotografato col cuore e spesso raccontato emozioni e situazioni, anche molto personali, come la mia malattia! Io mi sono spesso sentita diversa, mi sono rinchiusa nella mia solitudine, nei miei tormenti. Ma poi con i miei tempi, con l'aiuto sempre costante di una persona unica e vera, ho continuato a muovermi in questo mondo, a farmi delle belle conoscenze, anche al di fuori di questa istanza e forse, anch'io nel mio piccolo ho contribuito a rendere speciale questo micro mondo, fatto di poche persone, ma belle, seppur distanti! Sicuramente il mio scopo non è mai stato né mettermi in mostra, né sembrare chi non ero, né piacere per forza ..anzi! Snow, una delle poche persone che stimo e di cui mi fido, mi ha dato la possibilità di essere libera di esprimermi, di raccontare, raccontarmi, sempre nel rispetto di poche regole, buon senso e lealtà. È passato un anno e sono orgogliosa, sinceramente ammirata da ciò che può essere questa istanza, un piccolo posto dove interagire, senza obblighi precisi, salutarsi, confrontarsi con persone che seppur lontane, a volte possono essere più vicine e vere di quelle reali, che abbiamo accanto! Lontani fisicamente, geograficamente, ma vicini col cuore, ideali, passioni..

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🖋️Le mie cicatrici, fanno parte di me..

La più importante oggi per me è quella che mi hanno cucito qualche mese fa! Non l'ho scelta, non mi è stata imposta, era già mia! Da allora la mia cicatrice mi sta insegnando a scegliere come vivere e anche sopravvivere a ciò che mi è accaduto. Spesso, agli inizi, nell'attesa, nella mia mente , l'ho considerata quasi una punizione, una condanna. Eppure ogni giorno, guardandola, sfiorandola con paura, ripensando a quello che rappresenta oggi e ciò che mi ha nascosto ieri, imparo quasi ad amarla! La mia cicatrice mi sta insegnando a vivere di nuovo, ad apprezzare ciò che magari ignoravo e ad evitare di perdermi ancora ..

Perché le mie cicatrici, non solo quella che adesso posso sfoggiare, ancora ben visibile, insieme a quelle invisibili dell'animo, dei pensieri, adesso sono la mia vita, la mia nuova me! Sto imparando a non difendermi per timore, a non chiudere il mio cuore, a non allontanare chi mi sa ascoltare e a non fuggire anche quando posso restare. Non è un trofeo, che mi ricorda che “ce l’ho fatta”, serve per ricordarmi che non devo sopravvivere, ma aiutare me stessa a capire come far diventare la me rimasta, vera e libera.. E allora forse smetterò di sentirmi a disagio e diversa e saranno proprio queste cicatrici ad indicarmi la strada, facendomi guardare al passato senza timore e al futuro con speranza e senza più alcun timore!

🖊️ Riflessioni...

Quando la parola diventa fragile, il silenzio diventa rifugio e verità. La difficoltà della comunicazione, la delusione delle parole, la necessità di trovare nel silenzio, un linguaggio più autentico, capace di connettere cuori, mente, pensieri e persone! Sto vivendo il fallimento della parola, un tormento, una profonda delusione. Sto imparando che spesso il linguaggio, anziché unire, spiegare, avvicinare, diventa quasi un nemico, deciso, a volte incomprensibile e traditore del pensiero, di qui il diffondersi di incomprensioni e interrogativi “Entra nel mio silenzio ed abbracciami”, che emozione, questa frase, essa non è un invito, un bisogno di ricevere, ma una rivelazione, in quanto ci presenta un linguaggio più profondo e autentico, fatto di emozioni, di presenza, di ascolto, di sensazioni, che supera il limite della parola, di una frase, di un verbo....

E se il silenzio genera un linguaggio a sé, nuovo e profondo, sicuramente altrettanto importante è la presenza di un vuoto e la sua necessità di colmarlo. “Non c’è vuoto che non possa colmarsi di vento, di stagioni, di amore”. Quindi spetta solo a noi riempirlo di cose belle e positive, che sia un raggio di sole, una sfumatura di un accecante tramonto, un'amicizia, un figlio che cresce, la lotta di ciascuno di noi, per sé stesso o verso una malattia! Il silenzio non è solo assenza, può diventare un' occasione, uno spazio immenso, infinito dove si possono ritrovare parole, emozioni e dove ciascuno può manifestare la propria grandezza, la propria diversità!

🖊️Lettera ad un'amica, per il suo compleanno!(27/03/2024)

Amica cara mai avrei immaginato di trovare una nuova amica, io che di vere amiche ne ho poche, non sono brava a coltivarle le amicizie, soprattutto quelle femminili! Forse col tempo divento noiosa, troppo presente e soprattutto pesante! Eppure sono schietta, sincera, corretta, semplicemente me stessa.. Ci siamo conosciute casualmente davanti scuola, nell'attesa che suonasse la campanella, pian piano è nato qualcosa di bello, quasi dimenticato, le uscite insieme, le risate, le confidenze e perchè no, anche le bevute! Molte cose non le abbiamo mai dette, anche se spesso a parlare è stato il cuore e non le parole... Ma sono felice di considerarmi tua amica, di volerti bene per come sei, a volte tu ci hai definito sorelle, più che amiche... Nel giorno del tuo compleanno spero che tu possa continuare ad essere spensierata, sorridente e che io possa continuare ad essere tua amica, nonostante incomprensioni e momenti di solitudine.. Ci siamo confidate, ascoltate, ci sto provando a coltivare questo germoglio, spero che col tempo cresca e diventi più forte e bello... tua Marty..

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Tramonto di primavera 🍀

Caldi colori, emozioni, sole e nuvole sorridenti tutte intorno, scie luminose, diverse, quasi magiche portano con sé gli ultimi strascichi di questo freddo inverno! I fiori spontanei spiegano al vento, petali lievemente colorati e profumati e fanno si che, piccoli e rumorosi insetti ne rubino un po' di nettare.. È primavera, c'è chi bussa ad una porta ben chiusa, chi apre le finestre e si affida al nuovo giorno, alla speranza, a ciò che di bello o meno bello esso porterà con sé....E forse saremo un po' più sereni.. È primavera e gli occhi brillano di nuova luce, i pensieri si alleggeriscono e il vento dissolve al vento le ultime lacrime rimaste... E poi è subito sera e i giorni passano veloci e sempre più luminosi e sereni..

🖋️ Pensieri un po' stanchi E si anche oggi mi sono persa ho pianto, nessuno mi ha presa x mano, mi ha abbracciato..Sono stanca e forse è arrivato il momento di proseguire qsto cammino da sola, non so neppure se valga la pena scrivere, condividere, ho scritto, di me tanto, mi sono confidata, ho lasciato che le pagine del mio libro venissero lette, ma c'è chi si è stancato, chi non è interessato, e chi forse si è ritrovato e x questo si è allontanato! Devo voltare pagina e iniziare a leggere io quelle pagine di me , che spesso ho dimenticato...e chissà mi scoprirò più forte, e più pronta per affrontare ogni giorno, ogni tempesta...

Cosa penso? Sono stanca di come sto, non mi piace nulla di ciò che faccio! Vado avanti, combatto sì la malattia, ma credo che la mia vita stia girando solo in funzione di questo! Ok, credo sia giusto, normale! Ma mi sembra di nn vivere abbastanza, di nn essere libera di pensare, scrivere, stare in compagnia, persino ridere, ...a volte mi sento addosso un marchio, che cmq mi tiene lontana da tutto e tutti, sono in quella fase di insoddisfazione generale, di cambiamenti, e soprattutto di sbalzi continui d'umore, che rendono tutto ancora più difficile ....ed io in tutto questo come sto? Non lo so, ma non sto bene e neppure benissimo, passo tanto tempo a pensare a vuoto, a scrivere , credo senza mitivo, a cercare, di condividere qsti miei pensieri con qualcuno che mi ascolti, legga o semplicemente comprenda e magari si rispecchia in ciò che provo, scrivo ...non è assolutamente facile, lo so , il tempo sta curando ferite e cicatrici, dolori, assenze, vuoti, ma spesso, succede che mi perdo nel ricordo, nella paura, nei timori, nella solitudine, perché? Non lo so, a volte vorrei che qualcuno mi cercasse, mi chiedesse come sto, se ho voglia di chiacchierare, di un caffè, di fare una passeggiata o semplicemente di stare in silenzio e invece!? Non succede nulla, l'apatia, il vuoto, la routine, ognuno ha la sua vita anche i suoi problemi o croci, o stranezze..o semplicemente altro a cui pensare! Ma sono così anormale? Io nonostante tutto mi preoccupo degli altri, dei miei genitori, di mio figlio che sta crescendo, sta affrontando l'adolescenza ed io sono praticamente assente, poco presente e molto condizionata dal mio stato di malata! Perché ok è andata bene finora, ma io vivo ogni attimo con quella stessa paura, quel timore di risentire la stessa diagnosi, la stessa aura , lo stesso senso di smarrimento totale, di soffocamento...e invece tutto tace, io a volte scrivo qui dove forse nessuno legge, dove sono un estranea e nessuno mi conosce davvero! Possono anche criticarmi, parlate male, tanto io nn vedo , ma forse sento, troppo spesso sento empaticamente emozioni, dolori, gioie e soprattutto sofferenze altrui, e di chi amo, o cmq di chi ha un posto nel mio cuore nei miei affetti..vorrei solamente fermarmi un attimo, ricominciare o continuare più forte, meno fragile e sicura, che cmq scalerò la montagna, vincerò altre battaglie e chissà anche la guerra..nn posso e nn devo permettermi di annegare nella mia solitudine, nel mio dolore, devo reagire per chi mi ama, chi amo e chi crede in me...

Passerà questo tempo come passano tutti i giorni orribili della vita Si placheranno i venti che ti abbattono Stagnerà il sangue della tua ferita L’anima errante tornerà al suo nido Quel che ieri si perse sarà trovato Il sole senza macchia concepito uscirà di nuovo nel tuo costato E dirai al mare: Come ho potuto annegato senza bussola e smarrito giungere al porto con le vele rotte? E una voce ti dirà: Non comprendi? Lo stesso vento che ha rotto le navi è quello che fa volare i gabbiani

(Óscar Hahn)

Stasera? La stanchezza annebbia pensieri e impedisce che le dita rispondano ai miei comandi! Le emozioni ci sono , ma ferme, immobili, trattengono il respiro ed io annego involontariamente in me, in questi pensieri, in questa pesantezza che mi manda giù, in quegli abissi da cui è difficile risalire, ma so di poterlo fare.... E così risalgo ogni volta, un po' più forte di prima, seppur stanca...ma con la speranza come mia ancora di salvezza ...e mia amica di avventura.. DSCN9472.jpg