L'Alleanza dei porti europei contro il traffico di cocaina

Di porti italiani e delle infiltrazioni della ciminalità avevamo parlato qui => https://noblogo.org/cooperazione-internazionale-di-polizia/porti-e-criminalita . Evidentemente non si tratta di un allarme solo nazionale, se – come racconta un articolo apparso sul sito Euractiv (in inglese, qui => https://www.euractiv.com/section/justice-home-affairs/news/eu-ports-urged-to-team-up-to-fight-very-creative-drug-smugglers) –, Il ministro dell'Interno belga Annelies Verlinden (più sotto con l'omologo italiano Pia tedosi) ha chiesto ai porti marittimi dell'UE di unirsi per combattere le tattiche innovative dei trafficanti di droga.

Il Quartier generale del Porto di Anversa

L'Alleanza dei porti europei sarà lanciata il 24 gennaio, con l'inaugurazione che avrà luogo ad Anversa (immagine sopra), la porta principale per il traffico di cocaina in Europa. Nonostante l’aumento dei controlli, i sequestri di cocaina ad Anversa ogni anno superano i record e la città è spesso colpita dalla violenza legata alle bande che combattono per il lucroso contrabbando. L’obiettivo dell’alleanza è quello di reprimere sia il contrabbando che l’infiltrazione nei porti da parte di reti criminali. È necessario il consenso del settore privato poiché le misure potrebbero avere un impatto sul commercio legale. La partnership mira ad armonizzare le misure di sicurezza, ridurre la capacità delle bande criminali di cercare porti con controlli più permissivi ed evitare che le società commerciali si trasferiscano verso porti con meno burocrazia e ritardi di sicurezza. L’alleanza mira inoltre a scansionare tutti i container provenienti da paesi a rischio, tra cui l’America Latina e l’Africa occidentale. Anche la comunicazione è fondamentale, poiché il Belgio ha avuto successo violando la rete di comunicazione crittografata Sky ECC nel 2021, conseguendo arresti e un processo per traffico di droga.

Il ministro dell'interno italiano Piantedosi con l'omologa belga VerLinden

Da rilevare che in Belgio la lotta contro il contrabbando (sopratutto di droga) nei porti, segnatamente quello di Anversa, è iniziata sin dallo scorso anno, quando e stato formato un corpo di sicurezza dedicato per combattere la criminalità organizzata nell'area portuale con 61 agenti di sicurezza. Il nuovo Corpo di Sicurezza Portuale della Polizia Marittima fu lanciato nel maggio dello scorso anno, con un bando per 70 candidati agenti di sicurezza. Più di 400 candidati si erano candidati per le posizioni. Allo stesso tempo, altri 50 agenti di sicurezza della polizia federale sono stati temporaneamente messi a disposizione nel porto per garantire la presenza della polizia, che lavora a fianco delle unità cinofile della polizia federale. L'escalation di violenza aveva evidenziato l'urgente necessità di rafforzare le forze nel secondo porto più grande d'Europa (il più grande è Rotterdam).

Immagine di repertorio di un sequestro record di cocaina nel porto di Gioia Tauro

(sopra, immagine di repertorio di un sequestro record di cocaina nel porto di Gioia Tauro) Oltre alla creazione del Corpo di sicurezza portuale, la polizia marittima di Anversa è stata rafforzata in altri modi per un totale di 312 posizioni rispetto alle 100 che contava in precdenza l'Unità. Un dipartimento investigativo criminale dedicato si occupa di ulteriori indagini per alleggerire la polizia giudiziaria federale di Anversa, mentre sarà istituita una cellula specializzata per la sicurezza marittima. Anche il numero di personale per le squadre di intervento, che operano sia a terra che in acqua – e per i controlli alle frontiere – è in corso di essere «significativamente aumentato nel tempo”.


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