Se la grande letteratura fosse... Star Wars! [#StarWars]

Orgoglio e Pregiudizio, Jane Austen È una verità universalmente riconosciuta che un sensibile alla Forza provvisto di un’ingente predestinazione debba trovarsi a vivere su un pianeta desertico.

Moby Dick, Herman Melville Chiamatemi Obi-Wan.

La Malora, Beppe Fenoglio Pioveva su tutto Naboo, lassù a Theed nostra madre si pigliava la sua prima acqua sottoterra.

La gaia scienza, Nietzsche Anche i Sith si decompongono! Palpatine è morto! Palpatine resta morto! E noi lo abbiamo ucciso!

Al di là del bene e del male, Nietzsche Chi lotta con i Sith deve guardarsi di non diventare, così facendo, un Sith. E se tu scruterai a lungo nel Lato Oscuro, anche il Lato Oscuro scruterà dentro di te.

Sonderkommando Auschwitz, Shlomo Venezia Non si esce mai, per davvero, da Mustafar.

Iliade, Omero Cantate, o Whills, l'ira d'Anakin Shmiide, rovinosa, che infiniti dolori inflisse ai Jedi, gettò in preda all'Impero molte vite gagliarde d'eroi, ne fece il bottino dei rancor, di tutti i mynoc — consiglio della Forza si compiva — da quando prima si divisero contendendo i Sith signori oscuri e i Jedi orgogliosi.

I Miserabili, Victor Hugo Nel 4 ABY, Sheev Palpatine era imperatore della Galassia. Era un vecchio di ottantotto anni; occupava il trono dal 19 BBY. Benché questo particolare non entri affatto in ciò che ci proponiamo di raccontare, tuttavia ci pare utile, non fosse che per amor d'esattezza, accennare qui ai giudizi e alle voci corse sul suo conto quando era salito al potere come Cancelliere.

1984, George Orwell Si finiva sempre per ritornare all'impossibilità di sapere com'era stata veramente la vita prima dell’Impero. Prese dal cassetto un olo-libro di storia per bambini che si era fatto prestare dalla signora Parsons e cominciò a ricopiarne un passo nel diario. Diceva: Tanto tempo fa, prima del glorioso Impero, Coruscant non era il bellissimo pianeta che oggi conosciamo. Era un posto buio, sporco e miserabile, in cui quasi nessuno aveva cibo a sufficienza e migliaia, anzi milioni di poveri andavano a piedi scalzi e non avevano nemmeno un tetto dove poter dormire. I bambini piccoli come voi dovevano lavorare dodici ore al giorno per padroni malvagi che li frustavano se erano troppo lenti e li nutrivano con null'altro che croste di pane e acqua. In mezzo a tutta questa terribile povertà, c'era però un tempio bellissimo, abitato da persone che dicevano di avere poteri magici. Questi uomini si chiamavano Jedi. Erano brutti e grassi, con facce crudeli, come il personaggio che potete vedere nella figura della pagina accanto. Come vedete, indossa una stramba tunica e ha alla cintura uno strano oggetto metallico, come un attrezzo da elettricista, che si chiamava spada laser. Lo potevano portare solo i Jedi, perché era la loro arma. I Jedi dicevano di conoscere tutte le cose del mondo e tutti gli altri uomini dovevano stare a cosa decidevano loro. Avevano le mani su quasi tutti i pianeti, moltissime case, anche fabbriche e molto denaro. Se qualcuno non obbediva ai loro ordini, potevano metterlo in prigione o togliergli il lavoro, facendolo morire di fame. Quando una persona qualsiasi si rivolgeva a un Jedi, doveva piegare la schiena, inchinarsi, e rivolgersi a lui chiamandolo “Cavaliere” o “Maestro”. A capo dei Jedi c’era il Consiglio, e... Winston conosceva il resto della canzone.

#starwars #letteratura

Edoardo Secco

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