Un modo per considerare l'intera storia della Fondazione [#Asimov]

Rileggendo l'ultimo dialogo tra Daneel e Hari Seldon alla fine di Preludio alla Fondazione, ho considerato questo aspetto sotto una nuova luce:

— Aspettate, Hummin... E se, nonostante tutto il vostro aiuto e tutti i miei sforzi, salterà fuori che la Psicostoria non possa essere trasformata in uno strumento pratico? Se fallirò? — In questo caso, ho un secondo piano. Un piano a cui sto lavorando da tempo su un mondo diverso ed in modo diverso. Anche quello è molto difficile, e per certi aspetti è ancor più radicale della Psicostoria. Anche quello può fallire, ma con due strade aperte aumentano pure le probabilità di successo. Vi do un consiglio, Hari. Se un giorno riuscirete a mettere a punto uno strumento che forse impedirà che accada il peggio, cercate di ideare invece due strumenti, così se uno fallirà, ci sarà sempre l’altro. L’Impero deve essere stabilizzato o ricostruito su nuove fondamenta. Cerchiamo di averne due, se possibile...

Non ho mai studiato filosofia, ma so che c'è un'opera di Platone, il Sofista, in cui per descrivere una certa idea i personaggi trovano sempre situazioni in cui, avendo due alternative, quando una delle due viene scelta, si divide a sua volta in due alternative. Questa cosa l'ho scoperta grazie alla prefazione che Italo Calvino ha fatto a Se una notte d'inverno un viaggiatore.

Da lì ho provato ad immaginare come tutta la storia dell'universo della Fondazione potesse essere descritta in questo modo.

Questo è lo schema: cosa ne pensate?

#fantascienza #filosofia #asimov #fondazione

Edoardo Secco

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