Con le mani, con i piedi, con la testa. Ciao ciao!

I giovani scappano dall'Italia. Si sente parlare quasi esclusivamente di quelli che lo fanno per lavoro e terminati gli studi. Ma si sente poco parlare dei tanti, tantissimi che invece all'estero ci vanno per studiare, per prendere una laurea triennale prima e magistrale dopo. La situazione italiana è molto più grave di quel che già si racconta.

Il peggior governo della nostra storia repubblicana insiste nel narrarci un paese che non esiste e nel nascondere la sempre più dura e triste verità.

Quando si tratta dei propri figli non c'è sovranismo e famiglia sovranista che tenga: quello dall'Italia all'estero è un vero e proprio esodo della parte migliore di noi, i giovani.

Fare studiare i propri figli in Francia, Germania o Spagna non costa più che in Italia. Ma la vita da studente e le prospettive lavorative terminati gli studi sono nettamente superiori. La famiglie che se ne rendono conto sono sempre più numerose e se sacrifici devono essere, che lo siano almeno dove ne valga davvero la pena e dove i figli non saranno costretti ad accettare condizioni lavorative e stipendi a livello di terzo mondo. Per esempio la Francia, dove il costo della vita è paragonabile al nostro, forse anche inferiore se non vivi a Parigi, dove le tasse sono un pelo più alte che in Italia ma sanno spenderle abbastanza bene, soprattutto per i giovani.

Il 98% delle università francesi è pubblico. La candidatura a un qualunque corso di laurea triennale o specialistica si fa online all'interno di un unico portale nazionale, il Parcoursup, dove ogni studente può candidarsi fino a 15 corsi di laurea in tutto il territorio francese. Le graduatorie sono definite sulla base del punteggio del diploma, dei voti degli ultimi 2 anni di superiori, delle materie studiate e delle lettere motivazionali. Per ogni corso di laurea scelto è visualizzata la propria posizione in graduatoria, aggiornata un paio di volte al giorno, ed è riportato il numero di studenti accettati sul totale delle richieste ricevute durante le iscrizioni dell'anno precedente.

Nell'arco di 3 settimane, entro fine luglio, il 90% dei posti viene assegnato. Quando un candidato riceve l'accettazione da parte di un ateneo ha 48h di tempo per dare una prima conferma, che deve ritirare se successivamente viene accettato da un ateneo a lui più gradito a cui vuole dare conferma. Il sistema consente allo studente di tenere confermato soltanto un ateneo alla volta. Pre-iscrizione, iscrizione e pagamento delle tasse universitarie statali per il corso di laurea prescelto si fanno sempre all'interno di Parcoursup.

Tutte le università pubbliche francesi costano 285 euro/anno (retta+tassa di iscrizione 2024). In quasi tutti gli atenei non e richiesto l'acquisto di alcun libro di testo. Le lezioni sono accompagnate da dispense digitali scaricabili dalla intranet dell'università. Per passare gli esami basta studiare su quelle e frequentare regolarmente le lezioni e le eventuali esercitazioni.

Il costo dell'affitto di un appartamento in coloc (co-locazione con altri studenti/lavoratori), escludendo Parigi, può variare da 350 a 550 euro/mese spese incluse. Il costo dell'affitto di un T1 (camera singola di 18-20mq con bagno privato e angolo cottura) in una residenza universitaria privata, varia da 450 ai 750 euro/mese. Mediamente 100-150 euro/mese in meno se si tratta di un T2, con 2 camere e in condivisione con un altro studente.

Le residenze universitare pubbliche (CROUS) ovviamente costano meno, ma hanno graduatorie molto lunghe, sono accessibili da uno straniero solo dopo un anno di residenza in Francia e sono riservate agli studenti di famiglie con ISEE-equivalente basso.

I contratti di affitto privati sono praticamente tutti in regola. Gli annunci si trovano su diversi portali specializzati, dove è garantita massima tasparenza e correttezza delle informazioni e delle condizioni di affitto. Il nero esiste, ma in percentuali minime dato che è molto rischioso (il fisco controlla sul serio!) e non particolarmente conveniente, dati i prezzi medi abbastanza abbordabili degli affitti in regola. A Parigi il discorso è diverso: per un coloc si arriva a 600-900 euro/mese.

Le garanzie economiche richieste per il contratto di affitto? Se sei uno studente è sufficiente caricare sul portale nazionale della CAF (Caisses d'Allocations Familiales) il proprio certificato di iscrizione all'università, il proprio documento di identità e l'indirizzo di domicilio. Senza richiedere nessun'altra informazione, e gratuitamente, entro 72h la CAF invia un'e-mail con il pdf del certificato di garanzia statale per la locazione, la Visale, che è accettata da tutti i locatori privati e da tutte le residenze studentesche. Lo Stato francese si fa garante verso il locatore di un massimo di 36 mesi di affitto non pagato dal parte dello studente. Con la Visale in mano, i locatori non chiedono nessun'altra garanzia.

Inoltre, a ciascuno studente universitario, non importa se francese o straniero, lo Stato eroga un contributo mensile minimo per l'affitto di 200 euro/mese, o maggiore in caso di basso ISEE-equivalente francese, che uno straniero può richiedere trascorso il solito anno di residenza in Francia.

Infine, il mercato del lavoro spalanca letteralmente le porte ai giovani studenti volenterosi, rispettati e ben considerati, che vogliono lavorare durante i mesi di studio e/o nei mesi estivi. Il salario minimo universale francese è di 11,65 euro/ora lordi (2024). Le due aliquote IRPP (IRPEF italiana) più basse sono dello 0% fino a 10.777 euro/anno e 11% da 10.778 a 27.000/anno. I contratti in nero in Francia sono una percentuale irrisoria rispetto all'Italia, per così dire fisiologica comune a tutti i Paesi europei civili.

Fatevi i conti di quanto può guadagnare un ragazzo che trovi un lavoro part-time (magazziniere, cameriere, commesso, ecc.) di 16 ore/settimana. Ovviamente le maggiorazioni per le ore notturne e per i festivi sono garantite.

Ecco perché, dopo che mio figlio ha sposato con entusiamo l'idea di andare a fare l'università in Francia e concluso il primo anno di corso, posso serenamente dire che è stata in assoluto la migliore decisione presa da decenni, sotto ogni punto di vista, incluso quello economico. Ora è il momento di darsi da fare per dare la stessa opportunità alla secondogenita.

Now playing: “I surrender” Difficult to Cure – Rainbow – 1981


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“Andare al di là di fascismo e antifascismo ha, intenzionalmente o no, un’unica conseguenza, che è quella di mettere fascismo e antifascismo sullo stesso piano.” Norberto Bobbio