Gnorsì, Donnie!
La ducetta sempre di bianco vestita (bah, si crede il Papa) è tutta sorrisini, smorfiette, adulazione. Si sdraia ai piedi del redneck con la cravatta rossa. Lui, visibilmente compiaciuto, le dà un buffetto e una grattatina sulla pancia, lei in estasi parte con le fusa. Poi il padrone torna serio e le impartisce gli ordini. Lei diligente prende nota con il suo inseparabile taccuino da liceale, che non perde mai occasione di ostentare. La gelataia se ne torna a casa di corsa per eseguire e compiacere il capo.
Ma che bell'Inglese che ha sfoggiato! A parte il fatto che non mi aspetterei niente di meno da un capo di governo e che mi incazzerei parecchio se anche lei si facesse ridere dietro da tutto il globo terracqueo per un pessimo Inglese, come un Raffaele Fitto qualunque.
I media di regime narrano con toni trionfali che lei, stufa della noiosa traduzione dell'interprete, ha preso in mano la situazione e ha sfoggiato il suo brillante eloquio in Inglese. Chi ha potuto “visionare tutto il girato” non ha potuto non notare che dopo poche frasi appena, la fascistella ha perso il filo della traduzione, troppo fluente e professionale per lei, e non è più riuscita a capirci una ceppa.
A quel punto ha interrotto il traduttore e con gesto plateale e infastidito ha fatto intendere che avrebbe fatto da sola, con grande orgoglio identitario e autarchico, ma soprattutto con una forma e un lessico da terza media. Voglio sforzarmi di credere che l'abbia fatto soltanto per andare incontro alle capacità cognitive del suo uditorio.
Il grande risultato ottenuto dal biondo coniglio bagnato è che compreremo maggiori quantità di costosissimo gas naturale liquefatto; che investiremo nella più costosa IA americana; che spenderemo 13 miliardi di euro in più in spesa militare; che quelle armi le compreremo tutte dagli USA; che non tasseremo le big-tech, anzi probabilmente toglieremo l'esigua web-tax già esistente; che infine il sistema satellitare e la rete di difesa italiani li appalteremo ad un altro squilibrato (dietro lauta tangente?): il suprematista sudafricano con passaporto americano.
Un soggetto che accusa il Sudafrica post-apartheid di “espropri e confische illegali di terre dei bianchi”, di “leggi razziste sulla proprietà” e di “genocidio dei bianchi”. Le stesse accuse lanciate dai suoi connazionali della celeberrima PayPal Mafia, i tecno-super-miliardari Botha, Sacks e Thiel (quest'ultimo definisce la competizione di mercato “roba da perdenti”), finanziatori e artefici della rielezione del pregiudicato col ciuffo di Capitol Hill.
L'impresentabile e inadeguata Presidentessa, che lacchè e sciocchi definivano “il ponte politico tra USA e Italia”, non è altro che quello che non ha mai nascosto di essere: un insignificante politico dell'estrema destra elitaria, corrotta, bugiarda, corporativa e liberticida. Qualcuno nel 2022 l'ha votata: 7 milioni e 300 mila Italiani, pari al 14,4% degli aventi diritto. Troppi invece non hanno votato nessuno. La colpa del disastro incombente non è dei primi.
Now playing: “Cult of Personality” Vivid – Living Colour – 1988
“I sell the things you need to be I'm the smiling face on your TV Oh, I'm the cult of personality I exploit you, still you love me I tell you one and one makes three Oh, I'm the cult of personality Like Mussolini and Kennedy”
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“Andare al di là di fascismo e antifascismo ha, intenzionalmente o no, un’unica conseguenza, che è quella di mettere fascismo e antifascismo sullo stesso piano.” Norberto Bobbio